Guendouzi o Guendo no? Il fatto, ma a 360 gradi. Fa discutere la “provocazione” di Guendouzi al gol di Dia
Guendo, il fatto a 360 gradi – Vasta eco sui social ha fatto scatenare, soprattutto tra i tifosi partenopei il gesto di Guendouzi che ha provocatoriamente affrontato Di Lorenzo subito dopo il pareggio di Dia.
IL VIDEO
Dalle immagini del video di DAZN emerge quanto segue:
appena la palla di Dia si insacca in rete, si vede Guendouzi, posto sul secondo palo, cercare immediatamente il capitano Di Lorenzo nelle vicinanze, andandolo ad affrontare con fare minaccioso.
Dalle immagini, il laziale non proferisce parola e la provocazione dura quasi 3 secondi.
Visto così, a freddo, non è certo un bel gesto, e i tifosi partenopei e non solo, si sono scatenati sui social a condannarlo.
Non tutti però, perchè molti hanno anche ipotizzato un precedente nella partita che ha acceso la miccia.
Foto profilo ufficiale X S.S. Lazio
Il fatto a 360 gradi – CHI E’ GUENDOUZI
Sanguigno, in perenne movimento con qualità e quantità, arcigno ma mai falloso in maniera eclatante e gratuita. Carattere dominante e in perenne fibrillazione, Guendouzi è un giocatore focoso. Ma diventa provocatore solo se provocato. Uno di quei giocatori che speri sempre di averlo con la tua maglia e gli avversari lo denigrano perchè ovunque presente, ma lo vorrebbero al loro fianco.
Ecco perchè sembrava proprio strano che al momento del gol di Dia, il francese si girasse cercando proprio Di Lorenzo, provocandolo in quel modo. Nessun altro giocatore del Napoli ha ricevuto lo stesso trattamento. E’ logico pensare che ci fosse stato in precedenza un qualcosa che ha acceso la miccia.
E INFATTI IL TUTTO NASCE…
Al minuto 83,45. Mentre Tchauna dalla destra si appresta a crossare lungo sul secondo palo, prima che arrivi la palla, dentro l’area, Di Lorenzo abbranca Guendouzi e lo appoggia a terra. Guendouzi si rialza e si rivolge all’arbitro col braccio alzato e Di Lorenzo, da dietro, lo colpisce alla schiena e gli dice qualche cosa.
Evidentemente, il tutto è nato da lì perchè per tutta la partita i due non sono mai venuti a contatto.
Lì, l’adrenalina poi, al gol di Dia porta Guendouzi a “vendicarsi” con una provocazione che abbiamo visto tutti. E’ quindi una provocazione e non una offesa. Infatti, Guendouzi non proferisce parola alcuna. E questo è ben diverso da un qualcosa che sarebbe stato certamente più sgradevole.
Bravi poi entrambi i ragazzi a non proseguire nel dopo partita il loro duello. Il napoletano ha avuto la saggezza di non rispondere alla provocazione del francese, e il francese l’ha chiusa lì senza trascinarla oltre.
Una provocazione è da condannare, soprattutto se “a freddo”, come traspare dal video di DAZN in discorso. Ma chi ha giocato e visto decenni di calcio a tutti i livelli sa benissimo che queste cose nascono quasi sempre da provocazioni precedenti, che sono ovviamente ugualmente da condannare.
La chiuderei qui, come hanno fatto saggiamente i due ragazzi al fischio finale della partita.
E’ il brutto o il bello del calcio? Forse per i tifosi è il bello del calcio che scatena la passione sugli spalti e fa urlare a un gol insperato negli ultimi minuti, in una partita importantissima.
A volte si è incudine e a volte martello. Questo è certamente, comunque vada, il bello di questo sport meraviglioso.