Dov’è la Lazio e dove i veri laziali in campo
Lazio – The day after! Eccoci qui il giorno dopo un’altra sconfitta, l’ennesima di questo amaro campionato.
Questa però brucia più delle altre, perché è il derby della capitale!
Il dato complessivo è raccapricciante: 14 vittorie, 4 pareggi e ben 13 sconfitte. Una squadra involuta rispetto allo scorso anno, inspiegabile!
Ieri, guardando il match dell’Olimpico, mi sono soffermato a pensare alla lazialità, quella vera. Quella che in campo, la maggior parte delle volte, fa la differenza!
Nella mia mente, essendo un po’ datato, sono riaffiorati ricordi di tanto tempo fa. Ricordi di giocatori che, pur non essendo tifosi biancocelesti o provenendo dall’estero, incarnavano a pieno quella lazialità di cui parlavo poc’anzi.
Sarebbe troppo facile fare nomi di calciatori che hanno onorato la maglia biancoceleste, molti di voi sanno bene a chi mi riferisco, ma mi voglio soffermare su quella grinta, quella tenacia, quella voglia di non mollare mai tipica del tifoso della Lazio.
Essere laziali non è soltanto tifare, è una ragione di vita che ha radici profonde tramandata da generazioni.
Essere laziali è un credo che forse in Italia pochi possono vantare.
Questa stagione, per quanto mi riguarda, è stata un fallimento totale. Raramente ho visto in campo esempi di lazialità.
Se nella Lazio non c’è più questo, allora bisogna riflettere a fondo sul futuro di questa società.
È paradossale che uno degli ultimi arrivati a Formello, sia quello che si è calato completamente nella lazialità. Sto parlando di Guendouzi, un giocatore che fa a sportellate anche senza palla, che non le manda certo a dire e che è sempre pronto a dare il massimo.
Non è soltanto una questione di qualità tecniche, c’è molto di più. Il francese piace proprio perché è l’esempio lampante di chi incarna quello spirito che i tifosi vogliono vedere in campo.
Troppe Lazio ho visto nella mia vita e tante mi sono piaciute, pur non brillando per risultati, ma mi facevano essere orgoglioso di essere laziale.
Ecco cosa voglio vedere nel futuro.
Perdonatemi, ma questa per me non è Lazio!