Dalla panchina dove tutto è nato alla situazione odierna: un po’ di storia biancoceleste
Lazio – Dalla panchina di Piazza della Libertà dove tutto è nato, alla situazione imbarazzante odierna: un po’ di storia biancoceleste per riappropiarsi di quel senso di appartenenza che non dobbiamo mai perdere.
Come tutte le più belle favole c’è sempre un inizio travagliato e pieno di incognite, speranze e coraggio di giovani temerari precursori dei tempi che hanno dato vita alla Lazio in quel 9 gennaio del 1900.
I ricordi laziali
Vengono alla mente allora quel pugno di ragazzi che sulla panchina di Piazza della Libertà diedero origine alla Lazio. Ragazzi pieni di entusiasmo e competitività che ancora oggi ricordiamo perché senza la loro audacia oggi non saremmo qui e ieri non ci saremmo trovati sotto il Flaminio a rivendicare la nostra appartenenza ad un’unica fede, ad un’unica passione!
Dal quel 9 gennaio 1900 sono passati ben 124 anni dove questa entità chiamata Lazio ha subito tante vicissitudini e tanti momenti esaltati.
Luigi Bigiarelli e soci sono e saranno per sempre i fautori di questa storia. Una storia che affonda le radici nello spirito di appartenenza e nella sportività come valori inestimabili.
Il primo pallone da calcio a Roma fu portato da un laziale, Bruto Seghettini, che nella sede di via Valadier mostrò ai soci quella palla di corda e stracci che darà vita all’ennesimo capitolo di una storia chiamata Lazio.
Nel 1927 hanno provato a cancellare per sempre i nostri colori e il nostro simbolo ma grazie alla forza e al temperamento del Generale Giorgio Vaccaro, la Lazio ha continuato ad esistere.
Poi le guerre che ha portato via fior di giovani sportivi laziali che erano all’apice della loro carriera, spezzando per sempre i sogni di quelle generazioni.
Vittorie e sconfitte
Superfluo ricordare la prima Coppa Italia conquistata nel 1958 (attualmente sono 7 i trofei biancocelesti in questa competizione), o il primo storico Scudetto del 1973/74.
Le vicende del calcio scommesse degli anni ottanta hanno rischiato di far scomparire la Lazio, salvata solo grazie all’intervento di pochi uomini di grande temperamento e lazialità.
Nel 1998 la Lazio fu la prima società di calcio italiana ad essere quotata in borsa e nel giro di due anni, con Cragnotti presidente, vince scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea.
Arriva poi l’era Lotito che salva, bisogna ricordarlo sempre, la Lazio all’ennesimo baratro finanziario della sua storia.
Oggi però sosteneniamo di essere stati defraudati della nostra lazialità, costretti a vivere un rapporto logorante con la presidenza che si ostina a non mettere al centro di tutto i tifosi.
La Lazio è! La Lazio non appartiene a!