Il Senatore Lotito e i Senatori dello spogliatoio
Senatore – Questo sostantivo indica un membro apparente al Senato. Nella Roma antica tale carica veniva ricoperta dai più anziani che dovevano possedere la saggezza, oltre che una ricchezza d’animo e non solo economica. La Lazio può vantare tanti Senatori, da Lotito ai calciatori.
Ieri a Formello la saggezza e la ricchezza d’animo si è manifestata soltanto in un personaggio, Maurizio Sarri, che da uomo ha rassegnato le proprie dimissioni.
L’intera squadra è rimasta in silenzio. Un silenzio assordante che riecheggia ancora oggi nell’ambito biancoceleste. Una caduta di stile di ‘uomini’ che non hanno nulla di saggio.
Neanche un comunicato da parte dei calciatori o quantomeno del capitano. Niente di niente.
Giocatori rei di prestazioni scarsissime che hanno tradito la maglia e il simbolo per ottenere un solo unico scopo, quello di liberarsi del loro tecnico.
La Lazio ostaggio dei propri tesserati che ora, forse ricomincerà a giocare a calcio.
C’era un tempo in cui la tifoseria sarebbe scesa in piazza per manifestare il dissenso ad un atteggiamento deplorevole di chi dovrebbe dare tutto per questi colori. Invece tutto tace, tutto si ferma.
Il Senatore Claudio Lotito in parlamento e i suoi stipendiati, Senatori nello spogliatoio.
La capacità di decidere è nelle loro mani e tutto il resto non conta.
Poco interessa se c’è un popolo che subisce tali soprusi, perché è così che li definisco.
L’immagine del tecnico toscano seduto sulle scale di Formello rimarrà sempre nella mente di chi ha ancora un briciolo di umanità.
Un uomo solo, lasciato colpevolmente solo senza neanche un briciolo di riconoscenza. Una caduta di stile di chi si fregia del simbolo Lazio. Un simbolo di cui si dovrebbe essere degni.