Felipe Anderson e il commovente addio alla sua Lazio
Ciao Pipe – Quanto è difficile trovare le parole per descrivere le emozioni quando un calciatore simbolo di un popolo decide di finire qui la sua avventura con i colori biancocelesti.
Il tributo a Felipe
Ieri sera allo stadio Olimpico la commozione è stata grande! Felipe Anderson, in lacrime sotto la curva Nord, per ringraziare i tifosi che lo hanno sempre amato. Parole piene di lazialità che non tutti possono pronunciare, parole vere di un vero uomo oltre che di uno straordinario calciatore.
Il popolo biancoceleste si stringe intorno a quel ragazzo arrivato nella prima squadra della capitale da bambino e se ne va, a testa alta, da uomo.
Le serate come questa ti fanno sentire orgoglioso di appartenere a qualcosa di grande, di superiore, qualcosa che solo chi ama la Lazio può comprendere.
Pipe e i tifosi
Provo a scrivere questo editoriale da cronista ma vi assicuro che viene fuori il laziale che è in me e diventa tutto difficile. Le parole non escono fluide come in altri articoli, sono momenti pieni di tante sensazioni diverse e in contrasto tra loro. Gratitudine e rammarico ad esempio, perché avrei voluto che Pipe finisse la carriera con la maglia biancoceleste addosso.
Ma chi ha dato tanto a questi colori e a questo simbolo merita di essere libero di decidere per il suo futuro, perché niente e nessuno potrà mai cancellare ciò che è stato Felipe Anderson per Lazio e ciò che è stata la Lazio per Felipe Anderson.
Il tifoso della Lazio non dimentica mai chi si è battuto per i nostri colori e sarà sempre grato a chiunque rappresenti il popolo biancoceleste.
La storia della Lazio ci insegna sempre tanto. Il Generale Giorgio Vaccaro nel 1927 lo disse con orgoglio:
La Lazio è altro! La Lazio non proviene da! La Lazio è!
La lazialità è racchiusa qui da sempre.
Allora auguri per tutto Pipe e grazie per averci regalato le tue giocate che ci hanno fatto sognare. Sarai sempre il benvenuto perché questa è la tua città, questo il tuo popolo!