Calcio: Parigi é troppo grande per una squadra sola
La città di Parigi é troppo grande per avere una sola squadra di calcio nella massima serie.
In questi anni si è parlato fin troppo del PSG e del progetto di Nasser Al-Khelaifi. Faraonici investimenti della Qatar Investment Authority e dell’emiro Tamim bin Hamad Al-Thani per portare il club ai vertici del calcio mondiale. Si è parlato decisamente meno, invece, della seconda scommessa parigina finanziata, ad ora, con una quota minoritaria (20%) dal Bahrein. Inevitabile.
Tutto ha inizio nel 1969, anno di fondazione del Paris Football Club. L’atto notarile porta la firma di alcuni noti imprenditori e personaggi pubblici locali. Prima ancora è un’iniziativa figlia del desiderio della Fédération Française de Footbal (FFF) di dare vita a una nuova realtà nella capitale. Il Racing Club de France è appena fallito e il Red Star Football Club, la cui sede è in un piccolo comune a nord di Parigi (Saint-Ouen-sur-Seine), non è abbastanza purosangue per simboleggiare la città.
Nasce così il Paris FC. Inizialmente è poco più di un’idea, senza nemmeno una squadra, uno staff o un impianto sportivo, ma che già nel ‘71 mette piede nella prima serie nazionale, l’odierna Ligue 1. Ci arriva, però, dopo la fusione con lo Stade Saint-Germain, quello che oggi in tutto il mondo chiamano “PSG”. Ancora una volta è il tema della “pariginità” a monopolizzare il discorso.
L’ Attesa di una nuova Società dura anni
Lo Stade Saint-Germain ha sede a Saint-Germain En-Laye, che è vicina ma, evidentemente, non abbastanza alla Tour Eiffel: un anno più tardi ecco la seconda scissione. Il Paris FC mantiene il nome, l’iscrizione alla prima divisione e il Parco dei Principi, mentre il PSG viene rispedito in periferia ed in terza categoria. Ma è solo l’inizio, ed è un incipit che anticipa ben poco del proseguo della storia. Il rapporto di forza costituito allora, avrà una vita così breve, e si ribalterà in modo così repentino, che sarebbe riduttivo definirlo un punto di inizio per il Paris FC.
La città aspetta con ansia una squadra in grado di competere con le rivali ai vertici negli anni ‘60, ‘70 e ‘80: St. Etienne, Nantes, Marsiglia, Monaco, Bordeaux. La Federcalcio francese osserva con speranza l’evolversi della situazione e non fa mancare il proprio sostegno alla causa, ma non andrà tutto secondo i piani, anzi. A riuscire nella scalata sarà il Paris Saint-Germain, tornato nella massima serie nel ‘74 e laureato campione di Francia per la prima volta nel 1986, e poi ancora otto anni più tardi.
L’arrivo degli sceicchi
Una squadra sola non basta alla Città di Parigi. La storia racconta l’arrivo degli sceicchi nel 2011, e poi gli sbarchi di Neymar, Messi e tutti gli altri top player. Acquisti che portano solide fondamenta per la conquista di nove degli ultimi undici campionati, che ne hanno fatto la società più titolata di Francia. Una società affamata, da anni, del trionfo Champions.
Ed il Paris FC, in tutto ciò? Caduta libera, dal Parco dei Principi fino quasi a perderne le tracce, nel giro di qualche anno. Mentre i cugini festeggiano il primo titolo nazionale nel 1986, il Paris FC è reduce da una serie di retrocessioni. Le ambizioni sono di breve, brevissima gittata, per un club che frequenta a lungo l’orlo del fallimento. Da fine anni ‘80, però, inizia una lunga (e discontinua) risalita, che culmina con il ritorno in Ligue 2 nel decennio scorso. Passando, tra le altre cose, per una singolare sequenza di gite all’anagrafe, un cambio di nome dopo l’altro: finché ci si chiama Paris Football Club.
Si arriva ai giorni nostri. Nel 2012 la guida della società passa definitivamente da Guy Cotret a Pierre Ferracci, imprenditore corso già membro del CDA e da allora presidente del club.
L’inizio in Ligue 2 non è fortunato, ma pochi mesi fa si é affacciato, prepotentemente, il Bahrein ed Investcorp. E’ l’11 dicembre, quando con la nuova governance, che fa entrare gratis allo stadio i propri tifosi nella partita col Bastia, inizia una nuova era. L’ingresso al Chaterly sarà gratuito per tutto l’attuale Campionato! Allez Paris.
Fenomenale, Parigi sogna e la Città si sente pronta per avere due squadre in Ligue 1.
(Fonte: l’Ultimo Uomo).