Sarri incontra Peruzzi, che incarna quel fascino di serietà, carisma e Lazialità che ammalia il popolo biancoceleste

Peruzzi, il fascino della Lazialità   –   Ci sono personalità che nel mondo calcistico hanno una valenza fondamentale solo per la loro “presenza”. Non solo; il loro storico passato calcistico riconducibile ad un’era non lontana nel tempo, crea un “aurea” intorno alla loro presenza, che va ben oltre la semplice considerazione di ex, anche della Nazionale italiana.

Certe figure creano un alone quasi di esoterico, che si avvicina inesorabilmente alla figura del “mito”.

Se a questo, uniamo delle doti caratteriali e di conoscenza profonda del mondo del calcio, di uomo che ti guarda negli occhi e che dice pane pane e vino al vino. Se ha integrato nel suo essere, il fatto di dare priorità ai propri principi nel proprio lavoro, anche se questo può creare dissidi e discussioni con chicchessia, in nome della propria coerenza e nell’interesse supremo dell’entità per cui lavora, allora parliamo di Angelo Peruzzi.

Angelo Peruzzi / Foto: profilo X Lazio

Peruzzi, il fascino della Lazialità, LA SUA STORIA ALLA LAZIO

Arrivato alla Lazio da portiere “top” nel luglio 2000, indossa la maglia biancoceleste fino alla chiusura della sua carriera agonistica nel 2007.

Ritornerà poi alla Lazio da dirigente, nel ruolo di club manager nel luglio 2016, fino alle sue dimissioni del 2021 per problemi sopraggiunti col presidente.

In una intervista, mister Papadopulo che lo allenò  al suo esordio di quel derby storico del 5 gennaio 2005 col famoso gol di Di Canio, poi vinto 3 a 1, lo definì “elemento coagulante” dello spogliatoio di allora, ma che ha dimostrato di esserlo anche nella sua esperienza da club manager, proprio alla Lazio.

GLI ULTIMI EVENTI

E’ stato nei giorni scorsi a colloquio con mister Sarri a margine del “Clinic Maurizio Sarri” a Castiglion della Pescaia (GR).

Nel ruolo di club manager, nella Lazio sarebbe un upgrade importante. Uno di quei personaggi la cui presenza nello spogliatoio non potrebbe altro che far bene a tutta la squadra e allo staff dirigenziale.

A recente domanda di un giornalista (Ritorni alla Lazio?), la sua risposta è stata: “Magari ma non penso“.

Vedremo cosa succederà. Questa mezza porta aperta di questa frase lascia speranze ai tifosi di ritrovarsi come dirigente un mito che possa fare del bene alla nostra Lazio. Non resta altro che attendere gli sviluppi.