Lazio, l’ex Calisti: “C’è malumore all’esterno. Kamada e Tudor? Ecco il mio pensiero…”
Recentemente si è espresso Ernesto Calisti, ex calciatore della Lazio all’inizio della sua carriera: dal 1984 al 1987, prima di trasferirsi al Verona. Ha parlato della situazione legata a Kamada, Tudor e delle voci legate all’ambiente biancoceleste.
Infatti, il giapponese non giocherà più tra le mura dell’Olimpico, mentre il tecnico ex Verona sembrerebbe lasciare la Lazio dopo pochi mesi dal suo arrivo. Il motivo è legato ad un presunto litigio con Lotito.
Lazio, Calisti: “Non chiare le scelte tecniche di Tudor, Kamada era il suo unico punto fermo”
Qui sotto vi abbiamo riportato le dichiarazioni dell’ex difensore azzurro:
“Sono davvero preoccupato, ci sono tante cose che non vanno per il verso giusto. Il prossimo anno non è iniziato molto bene. C’è molto malumore all’esterno, ma c’è molto malumore anche all’interno. Da quello che ho capito, questi problemi e questo malumore non fanno presagire niente di buono. Andranno via giocatori, giocatori importanti, di qualità, come Luis Alberto, Felipe Anderson e c’è stato questo problema anche con Kamada che forse era l’unico punto fermo di Tudor e non è stato accontentato.”
“Tudor? Noto una grande confusione, anche dal punto di vista tattico, che (almeno da quello che si sente e si percepisce dall’esterno) ha portato anche a grandi malumori. Troppi dubbi su troppi calciatori. Credo che Zaccagni non si trovi a suo agio nel giocare da mezzapunta: lo vedo in difficoltà. Ho visto Lazzari giocare a destra e a sinistra, ho sentito il tecnico dire che un esterno può giocare in tutte le fasce. Lazzari ad esempio non credo possa fare il quinto a sinistra. Non è proprio il suo ruolo. Ho visto calciatori che sparivano e poi rientravano all’improvviso, come lo stesso Lazzari, Pellegrini e Rovella. Ho visto dei mediani giocare trequartisti…”
“Ripeto, c’è molta confusione, molto caos. Io spero tanto di sbagliarmi e che la situazione non sia così preoccupante. Spero che abbia ragione la società o chi oggi è ottimista, ma sono davvero molto, molto preoccupato. C’è una squadra che va ricostruita dal punto di vista tattico e che dovrebbe rispecchiare al cento per cento le idee dell’allenatore. Al momento non mi sembra che i presupposti siano questi. Ci sono tante cose da fare, ma i presupposti non sono certamente i migliori”.