La Lazio è cambiata molto con l’arrivo di Tudor. È tempo di guardare al futuro
La Lazio è cambiata – L’arrivo di Igor Tudor sulla panchina biancoceleste ha dato nuova linfa a tutto l’ambiente e innescato nei giocatori uno spirito diverso che ha permesso alla squadra di fare punti.
I numeri parlano chiaro! Da quando Tudor è il nuovo allenatore, la Lazio ha messo in cascina 17 punti in 8 partite, tanto da risultare, insieme ad Atalanta e Inter, la squadra con un ruolino di marcia da vertice della classifica.
Una Lazio che ieri ha dimostrato, al cospetto dei campioni d’Italia, di essere altamente competitiva sfiorando la vittoria a San Siro sfumata a pochi minuti dal termine con il gol di Dumfries.
Unico neo il fatto di non averla chiusa con quel contropiede sprecato da Castellanos. Una lacuna che i biancocelesti si portano dietro da tempo e che va colmata se si vuole primeggiare.
Il tecnico di Spalato ha molti meriti. Alcuni calciatori sembrano rivitalizzati e stanno dando il meglio delle loro possibilità.
Daichi Kamada è tornato a brillare come ai tempi dell’Eintrach Francoforte. Il gol di ieri, condito da una super prestazione, lo dimostra.
Il giapponese è un giocatore completo. Inserimenti, contrasti, passaggi filtranti, tiri e dinamismo lo rendono indispensabile al modulo di Tudor.
Ora l’ultimo atto di questo campionato contro il Sassuolo matematicamente retrocesso ieri. Allo stadio Olimpico ci sarà anche mister Eriksson e la Lazio vuole vincere per entrare quantomeno in Europa League.