Londra, il fascino del “soccer” e le sue rivalità sociali
I primi due appuntamenti di questa panoramica nel mondo del calcio londinese sono qui sotto riportati e possono essere richiamati per vostra curiosità:
Londra, il calcio e le sue squadre
Continuiamo il nostro viaggio nel calcio della capitale britannica, analizzando brevemente il suo aspetto storico-sociale.
Il calcio a Londra
Londra è una città pregna di calcio. Lo si respira nei negozi, nei pub, nei ristoranti, nei “black cabs” (i taxi), nei “double-decker” (gli autobus a 2 piani rossi). E poi nei rioni e nei loro colori, nei quartieri, dove gli stadi nascono in mezzo alle case, attigue, quasi come una protuberanza naturale che fa parte ormai della “socialità” londinese. Sono talmente inseriti nella sua realtà architettonica, che, spesso, si fa fatica a distinguerli dalle case.
Aspetto sociale
La realtà di questa città è quella di un grande centro industriale, commerciale e finanziario mondiale. La sua espansione ha creato, nel tempo, diverse aree urbane periferiche dove si sono via via accasati i ceti meno abbienti. Vista l’espansione progressiva della città, si sono spesso verificati disagi sociali derivanti dalla diversa provenienza e dalle ristrettezze economiche patite dalla popolazione.
L’espandersi del fenomeno calcistico
A partire dalla fine del 19° secolo, hanno cominciato a costituirsi le prime entità calcistiche londinesi, che si sono moltiplicate e sono cresciute nella realtà dei diversi quartieri della città, radicando la propria territorialità.
La crescente popolarità che il calcio si è guadagnato nel tempo, ha accentuato le rivalità a livello stracittadino.
L’identità calcistica
Il fenomeno calcistico ha assunto quindi una sorta di dogma, di religione, di identità, soprattutto nei quartieri periferici. Ed è stato il tramite per il tentativo di recupero di quei valori legati alla propria appartenenza territoriale, dispersa nei movimenti migratori di avvicinamento alla grande città.
L’estrema vicinanza di realtà calcistiche spesso nemiche, divise da strade, da ponti, da parchi, non hanno fatto altro che accentuare quell’aria di sfida che, nel secolo scorso sfociava spesso in scontri negli stadi, nelle piccole stazioni dei treni e della metropolitana. Una sorta di “sfogatoio” derivante dalle difficoltà economiche e di integrazione dei ceti più poveri.
Il fenomeno “hooligans” ne è una diretta emanazione.
Funzione sociale del calcio
Mano a mano, questa “periferia” è diventata parte integrante della città.
Col tempo, le masse popolari, tra mille difficoltà, hanno via via assimilato il calcio come un modo di essere, un modo di ritrovare una propria identità personale nell’amore per i propri colori.
Grazie anche alle migliorate condizioni economiche, le pericolose rivalità di un tempo si sono attenuate e hanno lasciato il campo a quella sana rivalità goliardica che ancora si respira per le strade della città.
Alla prossima puntata parleremo dei soprannomi delle squadre e dei tifosi, aspetto del tutto “British” che coinvolge ovviamente anche le realtà calcistiche londinesi.
Continuate a seguirci per approfondire questa realtà affascinante di una delle città più belle al mondo