Si va verso Juventus-Lazio. Facciamo un piccolo viaggio sulle origini dei nostri avversari
Juventus-Lazio, le origini dei nostri avversari – Volendo fare un piccolo viaggio per presentare i nostri avversari, ho ritenuto superfluo addentrarmi sul suo presente e sugli ultimi decenni della sua storia. Per lei, parlano i suoi trofei che la hanno collocata quasi costantemente ai vertici delle competizioni che ha giocato.
Volendo invece partire da un qualcosa di più romantico e coinvolgente, ho pensato fosse il caso di andare a “rovistare” nelle sue origini.
Quegli anni di fine ‘800 e inizi ‘900 attraggono diverse persone per il momento storico vissuto allora, di grande cambiamento, sia tecnologico che umano. E’ così che, immaginando quei pionieri di un nuovo sport che si affacciava nella società di allora dietro la spinta anglosassone, non possiamo, almeno noi laziali, non accomunarli ai nostri “eroi” fondatori della Lazio del 9 gennaio 1900. Qui sotto, l’immagine di Luigi Bigiarelli.
La Lazio e i suoi avversari – JUVENTUS, LE ORIGINI
La data di fondazione risale al 1° novembre 1897. I fondatori non erano altro che un gruppo di studenti del Liceo Classico “Massimo d’Azeglio” di Torino. I ragazzi si riunivano spesso su una panchina di corso Re Umberto, nei pressi del loro Liceo.
Erano giovanissimi, tanto che il più grande non superava i 17 anni. Da qui, scelsero proprio quel nome in latino che significava proprio “gioventù”.
Nel 1900 fu affiliata alla Federazione Italiana del Foot-Ball, che dal 1909 divenne la F.I.G.C. attuale.
Nel 1906, subito dopo aver vinto il suo primo campionato nel 1905, avvenne un fatto epocale, che segnò anche la storia calcistica della città di Torino. Il club dovette affrontare una scissione, che poi dette vita al Torino. Da allora, quella “costola” staccatasi dalla Juventus divenne per antonomasia il suo storico nemico numero uno.
I COLORI E LA MAGLIA
I colori originari del club erano il rosa e il nero. La maglia era rosa, con una cravatta nera.
Nel 1903 però si passò alla attuale maglia a strisce verticali bianche e nere. La storia ricorda che la squadra non accettava che quel rosa si sbiadisse costantemente ad ogni lavaggio. Così fu incaricato un compagno inglese, John Savage, di acquistare un set di maglie, non appena tornasse in Inghilterra.
Il ragazzo acquistò un set delle maglie bianconere del Notts County, club della città di Nottingham fondato nel 1862, che attualmente milita in League 2 (la serie D italiana). Questo evento sancì il futuro dei colori del club.
Ma la storia delle origini non è stata dimenticata, tanto che il rosa appare spesso nelle seconde o terze maglie del club. Personalmente, riconosco che la recente maglia a strisce bianche e rosa orizzontali della Juventus sia una delle più belle maglie mai viste sui campi di calcio. Ovvio però, dopo quella biancoceleste!
Comunque, la storia è la storia. E va sempre ricordata e rispettata, di qualsiasi colore sia la sua maglia. La storia è quel trait d’union che unisce la fede per il proprio club, e che spesso i protagonisti in campo, e non solo, dimenticano. Per noi tifosi, è lo scrigno intoccabile dove attingere ed abbeverarsi continuamente dei nostri valori e della nostra fede calcistica.
fonti iissferdinando.it it.wikipedia.org juventus.com