Una Lazio che non molla mai: cuore e orgoglio contro il Torino

Tra assenze, rimonte e un rigore al 100°, la Lazio pareggia

by Luca Belardi
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La Lazio pareggia 3-3 contro il Torino dopo una partita folle.

Si può dire tutto di questa Lazio: dalle critiche alla qualità dei calciatori, dal tecnico alla società. Ognuno ha la propria opinione, e forse un po’ di ragione ce l’hanno tutti. Ma oggi, dopo il 3-3 contro il Torino, non me la sento davvero di condannare una squadra che, pur tra mille difficoltà, ha dimostrato di avere ancora cuore e orgoglio. Le assenze erano pesanti, pesantissime. Mancavano Marusic, Pellegrini, Rovella, Guendouzi e Zaccagni: giocatori che rappresentano l’ossatura della Lazio, elementi fondamentali per Sarri. Eppure, nonostante un organico ridotto e una qualità inferiore rispetto a quella dei granata, la Lazio ha saputo reagire.

Un grande Cataldi permette alla lazio di pareggiare

Sotto nel punteggio, è riuscita a ribaltare la partita portandosi sul 2-1, poi ancora raggiunta e superata, fino al finale incredibile. Al 100° minuto, un romano, Danilo Cataldi, si è preso la responsabilità di calciare quel rigore assegnato dopo una lunga revisione al VAR durata quasi sei minuti. E con freddezza, ha regalato un punto che vale tanto, più del semplice pareggio. Resta il rammarico per non averla vinta, certo. Ma davanti a una squadra che non si arrende, che combatte fino all’ultimo secondo, è difficile parlare di fallimento.
C’è chi vede il bicchiere mezzo vuoto, chi addirittura vuoto. Io no: io credo che, ieri, la Lazio il bicchiere lo abbia riempito del tutto — di orgoglio, di carattere e di quella voglia di non mollare mai che fa la differenza quando tutto sembra perduto.

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