Stadio Flaminio, l’assessore Onorato ha fatto chiarezza in diretta
Quello dello stadio Flaminio, oltre a essere il sogno di tutti i laziali, ormai è diventato uno dei punti di discussione maggiormente affrontati sui quotidiani: Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei per dirimere tutti i dubbi della gente laziale. Nei giorni scorsi infatti si era parlato di progetto in stato avanzato, poi di studi di fattibilità, poi di alcuni nodi da sciogliere, con il risultato che si è andata a creare ancor più confusione di quella che c’era prima.
Incontro con il Sindaco
Il primo incontro è stato del tutto interlocutorio, dipenderà sempre dal presidente Lotito, che in ogni caso si è presentato con un nutrito gruppo dimostrando di avere le idee chiare. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi mesi. E’ stato un incontro positivo. La prima grande priorità è che recuperiamo lo Stadio Flaminio, ho sempre voluto sottolineare che i vincoli possono essere affrontati e superati di fronte a progetti seri. Bisogna sfatare questo mito secondo cui a Roma non si possono fare gli stadi. Bisogna solo avere le idee chiare e non abusare della pazienza dei tifosi, facendo corrispondere fatti alle parole. La nota più positiva è che il Flaminio ha diverse soluzioni, capiremo quale sarà quella migliore. Il progetto della Lazio non è ancora stato presentato.
Richieste da parte della Lazio
Non c’è stata nessuna richiesta dalla Lazio, ed è evidente che se vorrà presentare il progetto potrà farlo e si sosterrà esclusivamente con le casse della Lazio. Roma Capitale non metterà un singolo euro, come per tutti. Il denaro dei contribuenti li investiamo nel recupero dei centri sportivi dei quartieri più popolari. Le chiacchiere stanno a zero, la Lazio fa il progetto, qualora vada tutto in porto la Lazio dovrà sostenere i costi. Lotito ha capito chiaramente tutto questo.
Come mai l’incontro prima del deposito di un progetto?
E’ stato un atto di fair play tra le parti e Lotito, con garbo istituzionale, ha voluto dire all’amministrazione che la Lazio sta facendo sul serio. Mi sembra anche un atteggiamento molto garbato da parte sua.
Come sarà trasformato il Flaminio
Lotito lo ha detto chiaramente, ha in mente uno stadio da 50.000 posti con un investimento che va oltre i 250 milioni di euro. Su un progetto del genere vanno fatte tante valutazioni, in una città come Roma che è vecchia e la mobilità è scadente. Tremila anni fa erano più bravi di noi sulle infrastrutture e non possiamo lottare alla pari con Londra, Parigi e Berlino finché non miglioreremo. Se non ci sarà un investitore privato allora sarà Roma Capitale a recuperare il complesso per altri scopi.
Prossimo incontro
Lotito ha ipotizzato di presentare un piano di fattibilità per ottobre. Mi sembra un grande passo avanti rispetto alle millanterie messe in giro nelle scorse settimane.
La famiglia Nervi
Il nipote di Nervi si è detto entusiasta di dare vita a un progetto come quello che ha in mente Lotito. Non è assolutamente vero che la famiglia Nervi si è opposta al progetto.
La Lazio avrà la priorità?
Non esistono priorità, ma leggi da rispettaare. Come amministrazione non possiamo dare priorità a nessuno, anche se tutto il mondo sa che il Flaminio vuol dire Lazio. Dico solo di fare un passo per volta e visto che sono anni che si parla di questo stadio e non si fa nulla, direi che sono stati fatti passi avanti. La cosa che vi garantisco è che la nostra amministrazione è rapidissima. Può succedere tutto, tranne che il Flaminio non lo prenda nessuno.
Queste le parole dell’Assessore Onorato in presenza di Guido De Angelis e Stefano Morelli sulle frequenze di Radiosei.