SS Lazio, le parole di difesa di Alessio Cerci verso Ciro Immobile spesso attaccato in Nazionale
SS Lazio – Ieri abbiamo assisto alla seconda partita della Nazionale Italiana contro la Spagna, gara dominata su tutti i fronti dalle ‘furie rosse’.
La vittoria di misura della squadra spagnola, grazie all’autogoal di Calafiori, cela il netto dominio visto sul campo, con gli azzurri salvati dalle grandi parate di Donnarumma. La squadra di Spalletti è stata schiacciata per tutti i 90 minuti di gioco, non avendo mai impensierito gli uomini di De la Fuente nell’area avversaria.
Grande assente di questo Europeo è Ciro Immobile, non convocato dopo la stagione sottotono vista con la Lazio complice anche i numerosi infortuni. L’avventura in Nazionale del bomber biancoceleste è sempre stata oggetto di critiche, considerato molte volte responsabile delle sconfitte subite e della scarsa incisività sotto porta.
SS Lazio, Alessio Cerci : “Se Immobile avesse giocato come Scamacca …”
Come abbiamo detto in precedenza, l’Italia contro la Spagna non è mai stata pericolosa, subendo maledettamente le trame di gioco degli avversari. Soprattutto è stata una partita tutta difensiva da cui ci si aspettava qualcosa di più da Chiesa e Scamacca, imbrigliati tra le maglie di Laporte e Le Normand.
A proposito di Ciro Immobile, a spezzare una lancia in favore del capitano della Lazio ha pensato l’ex compagno di squadra nel Torino, Alessio Cerci, che ha difeso il bomber di Torre Annunziata, parlando ai microfoni di Tv Play.
LE SUE PAROLE: “Se la partita di ieri di Scamacca l’avesse fatta Immobile? Da ex giocatore mi sono capitate delle giornate simili, non posso condannare un giocatore per una prestazione. Sicuramente quello che è successo a Ciro Immobile è stato sotto gli occhi di tutti, ha fatto più di 200 gol con la Lazio e ogni volta che è andato in Nazionale è stato criticato. Secondo me, nei suoi confronti avremmo dovuto avere più pensieri positivo. Ciro è un grandissimo attaccante, ha fatto tantissimi gol e uno che segna così tanto, a prescindere, non può essere criticato. Vuol dire che poi tu vuoi il male dell’Italia, dovevamo difenderlo di più e crederci di più. Questa negatività lui l’ha accentuata, l’ha capita e è diventato più negativo di quello che è lui. L’ha sentita sulle spalle. È un giocatore che è il numero uno in Europa a attaccare la profondità, se tu lo fai giocare adesso con la Lazio o magari in Nazionale lo fai giocare incontro, sa fare meno. Lui deve attaccare la profondità, è il più forte di tutti nel farlo”.