Parma – Lazio: ritmi alti, gol, spettacolo e bestialità arbitrali
Parma – Lazio: ritmi alti, gol e spettacolo per ribaltare i pronostici, gli stessi principi invece per mantenere la corsa al vertice della classifica. La sfida di oggi pomeriggio, allo stadio Ennio Tardini, ha messo di fronte due squadre dai principi simili, per prospettive diverse di stagione.
Da una parte i ducali volevano conservare il proprio posto al sole (lontano dalle zone rosse di fondo-classifica); dall’altra, i capitolini, per mantenere i ritmi alti di questo loro avvio di stagione da sogno.
Il calcio d’inizio era fissato per le ore 15.
La formazione di Fabio Pecchia, sulla carta, è stata fin oggi una delle formazioni delle zone basse di classifica tra le più intrattenenti. Il talento di Man (in gol) e l’estro di Bernabé (fino all’infortunio) sono stati in questa stagione i calciatori più performanti. Inoltre, ci si aspettava da Bonny quella spinta extra per portare il Parma sempre più lontano dai bassifondi della classifica.
Dall’altra parte, invece, la Lazio reduce da un pareggio sfortunato all’Olimpico contro il Ludogorets in Europa League. Nonostante tutti i novanta minuti vissuti nella metà campo avversaria, i biancocelesti non sono riusciti a trovare il gol vittoria, inchiodati sullo 0-0. Fermatasi a sette la striscia di vittorie consecutive laziali, Baroni voleva subito ripartire e mantenere alto il ritmo in Serie A.
Parma – Lazio: ritmi alti e spettacolo
La partita. La gara termina 3 ad 1 per il Parma, con la Lazio che ha tanto da recriminare. Recriminare per una condotta arbitrale insufficiente che ha indirizzato la gara in maniera pietosa. Assurdo. La squadra biancoceleste ci ha messo del suo, le reti dei Ducali sono venuti da degli errori della squadra biancoceleste. Un gol sacrosanto annullato a Rovella, un rigore negato a Zaccagni sono la prova assoluta di un da farsi arbitrale inaccettabile.
Il Napoli e le altre rivali non hanno di certo intenzione di attendere eventuali inciampi e sotto questo punto di vista, i ducali sono un ostacolo molto complicato per i biancocelesti. La mancanza di Tavares, Vecino e Dia, oggi, si é fatta sentire.
La “vecchia Guardia” ha stretto i denti, ma non ce l’ha fatta. Ora, come Hornby, attendiamo la prossima stagione. Come diceva Battiato : povera Patria.