Calciomercato Lazio, nessuna rivoluzione se…
La Lazio e il prossimo mercato, nessuna rivoluzione… – Si sente parlare, e anche scrivere, da più parti di una preannunciata rivoluzione sul prossimo mercato, che coinvolgerebbe una buona fetta della rosa attuale. Probabilmente, questa strada potrebbe essere auspicabile ma mi pongo una domanda. Nel contesto societario in cui abbiamo visto navigare la nostra Lazio, sarebbe una strada agevolmente praticabile? Chi la dovrebbe portare avanti? In quali tempistiche e con quanta concentrazione?
Non illudiamoci…
La rivoluzione aveva senso se fosse rimasto mister Sarri sulla panchina, e quella girandola di cambi nella rosa sarebbe suonata anche come una scrematura di quei giocatori che, mettiamola così, non hanno dato il fritto dietro al progetto Sarriano. Pur con tutte le difficoltà che esprimeremo più avanti in questo articolo, la cosiddetta rivoluzione della rosa aveva una sua razionalità, conoscendo il progetto tecnico del mister toscano.
Preannunciare una rivoluzione ora che il mister si è dimesso, appare un po’ frettoloso ed anche azzardato per i seguenti motivi:
1 Non si conosce il futuro mister
Non si conosce chi sarà l’allenatore che siederà sulla panchina del prossimo anno e, tenendo in considerazione i tempi medi della società, facile che si vada per le lunghe (saremo felici di essere smentiti). Non conoscendo l’allenatore, non se ne conoscono le intenzioni e l’interessato potrebbe anche avere tutta l’intenzione più che giustificata di voler verificare sul campo di persona tutta la rosa a disposizione.
Partire con una rivoluzione della rosa messa in atto preventivamente dalla società da prospettare al nuovo tecnico senza sentire il suo parere, potrebbe indispettire il nuovo mister, e non sarebbe un buon inizio.
2 Senza la Champions, “non si compra prima di vendere”
E’ sempre stato il mantra del presidente, a maggior ragione, nei prossimi mesi in assenza della certezza dei flussi economici della Champions. Entreranno certamente gli 8 milioni di Maximiano e i 20 milioni dell’ultima rata di Milinkovic Savic, ma si dovrà continuare a pagare le rate dei giocatori acquistati precedentemente, e si comincerà a far fronte al pagamento di Guendouzi , Rovella e Pellegrini, attualmente in prestito con obbligo di riscatto.
3 Le storiche difficoltà riscontrate sul mercato
Le ataviche difficoltà che questa società ha di fare mercato sono ormai note: A) mancanza di rapporti societari ed anzi, sono diverse le società che in caso di trattativa con la Lazio, mancano diciamo così, della consueta “elasticità” nella fase della trattativa; in particolare, non facciamo i nomi ma i colori: azzurri, neroverdi e granata in primis. B) risicata struttura societaria che si occupa di mercato, storico problema cui non si vuole inspiegabilmente far fronte. C) Sono pochissimi i giocatori che godono di un mercato che può attirare diversi compratori; molti invece quelli che trovano difficoltà ad essere piazzati, spesso, anche a causa di stipendi considerati fuori dal loro target di mercato.
La speranza è quella di essere abili a cedere in tempi adeguati sul mercato arabo 2 o 3 elementi che possano fruttare denaro da reinvestire per nuove risorse. Ma anche in questo caso, ci si aspetta un evento “esterno” assolutamente imprevedibile, a dimostrazione della assoluta mancanza di autonomia nelle scelte gestionali di mercato.
Un panorama che si ripresenta con la ricorrenza di una rata mensile di mutuo, e che purtroppo non garantisce alcuna strategia di preventiva gestione della rosa. Ci siamo abituati ma il popolo laziale comincia a perdere la pazienza…