Lazio: Jacopo Sardo, un nome ed una garanzia per il futuro biancoceleste
Jacopo Sardo, un nome ed una garanzia per il futuro. Per la Lazio di Sanderra sicuramente, considerato che nell’ultimo periodo è stato quasi sempre il centrocampista a prendere per mano i biancocelesti della Primavera. Un predestinato in attesa di una convocazione della Nazionale Under 21, che ancora deve chiamarlo, ma la sensazione è che ciò avvenga in tempi ristretti.
Altre chiamate, nel frattempo, sono arrivate e non sono state neanche poche, visto l’interesse di diversi club italiani ed esteri. La priorità ce l’ha ovviamente la Lazio, che si è già mossa per intavolare l’accordo che porterebbe alla firma sul primo contratto da professionista. La crescita che lo ha investito è stata di quelle clamorose. Già, perché Jacopo é un giovane che a 14 anni ha dovuto fare i conti con l’amara delusione di una mancata riconferma: quella della Roma.
Poi Totti Soccer School per ripartire, ai tempi, dall’Ostiamare e quindi un nuovo volo verso il professionismo, stavolta a tinte biancocelesti. Da rilevare, la concomitanza con una miriade di soddisfazioni anche nel basket.
Aspettando Godot
Una volta che si è scrollato di dosso qualche acciacco fisico di inizio stagione, Jacopo è decollato. 5 gol e 2 assist in 13 presenze il bigliettino da visita che sta continuamente sventolando dalle parti di Formello, dove, in linea teorica, qualcun altro dovrebbe proseguire nella valorizzazione del giocatore.
E quel “qualcun altro” porta un nome ed un cognome ben precisi: l’allenatore della prima squadra.
Non riuscì ad esordire Valerio Crespi, non ci é riuscito fin d’ora Sanà Fernándes, chissà se ci riuscirà Jacopo Sardo? Questa l’amara rassegnazione a cui, anche noi, dobbiamo purtroppo piegarci.
Qualora la Lazio fosse andata avanti in Champions League magari si sarebbe aperta qualche porta in più, ma con l’eliminazione di Monaco sarà ancor più difficile vedere giovani all’opera. Chissà che non sia però proprio questo a giocare un ruolo nella trattativa per il primo contratto: le richieste non mancano, anche da parte di chi ora vorrebbe redimersi.
Al nuovo mister della prima squadra biancoceleste l’ultima parola. Quella decisiva.
Oggi, intanto, la Primavera gioca una gara importante col Milan. Una bella vetrina per mettersi in mostra.