Lazio: il futuro di Federico Serra é in biancoceleste
Il futuro di Federico Serra ha i colori del cielo, quelli della Lazio. Dopo l’esperienza della Tuscia e del Civitavecchia, il giovane 2006 della Nurra, é approdato alla Lazio. In questo articolo, tratto da Gazzetta Regionale, continuiamo a riportare caratteristiche e desideri del giovane calciatore.
Ora, riprendiamo, senza indugio, le sue dichiarazioni: “Con la Lazio é iniziato un viaggio meraviglioso, che mi auguro continui ancora. Credo che il rapporto con il resto dei 2006 sia stato fondamentale anche per come poi ci siamo sempre espressi in campo. Il primo momento importante fu la finale dell’Halima Haider, vincemmo contro la Roma. Poi in alcune stagioni non siamo stati fortunati, come quando siamo usciti dai quarti Scudetto per un gol all’ultimo nel derby. In altre è andata meglio. Anche in Under 17, con mister Terlizzi, mi sono divertito. Il salto in Primavera non è stato semplice; mi sono reso conto della differenza rispetto al cammino delle giovanili. Per dire, Fabio Ruggeri era un mostro, in allenamento sempre uno dei migliori. Mi ha aiutato ed accolto sotto la sua ala. Mi ha facilitato nell’inserimento, questo ci tengo a dirlo”.
Il futuro di Federico Serra é nella Lazio
Amici e compagni di gioco: Amsicora ed Orazio Coclite. Bisogna dirlo: con Gelli c’è un rapporto speciale. Si cercano e si trovano; prima un po’ di più, ora c’è tanta concorrenza ma il talento è di quelli importanti.
Un discorso che vale per entrambi: “Dai tempi dell’Under13 che facciamo tante cose insieme, anche e soprattutto fuori dal campo. Ora lui sta trovando meno spazio ma alla lunga giocherà, speriamo non al posto mio. Scherzi a parte a Vale voglio davvero bene, è come un fratello. Udine? Gliel’ho passata davanti alla porta, se lo meritava. Credo che in una squadra contino anche gesti come questi, che poi non è stato niente di che, ma so che ci teneva e l’ho fatto”.
Federico ha la testa sulle spalle, un ragazzo semplice e leale, in campo come fuori: “Se voglio ancora fare il medico? La vedo dura, ma voglio sicuramente continuare a studiare. Mi sono diplomato al Canonica di Vetralla, una scuola pubblica, con 72. Certo, 71 era meglio, ma è stata una bella soddisfazione lo stesso. Adesso voglio intraprendere il percorso universitario, probabilmente in educazione fisica”.
Il rapporto con il mister della Primavera é ottimo, Il giovane calciatore dichiara: “Con Sanderra mi sto trovando benissimo, sarà che adesso mi fa giocare di più”. Con la lucidità di un gigante e quel pizzico di ironia che non dovrebbe mancare mai, chiude: “Mi piace perché è un allenatore che lavora molto sul gruppo e sperimenta sempre cose nuove. Ora, ad esempio, mi sta provando molto da quinto, non è mai stato il mio ruolo naturale eppure mi trovo bene, poi alla lunga si vedrà, intanto imparo cose nuove”.
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(Fonte: Gazzetta Regionale)