Il 21 giugno 1987 è una data da non dimenticare.
Per tutto il mondo della Lazio, il 21 giugno 1987 è una data da non dimenticare. Tifosi, società, atleti che la vissero la ricordano con orgoglio e commozione. La “banda Fascetti“, la rincorsa dei -9, la maglia bandiera, calciatori d’altri tempi con “l’aquila nel cuore” … quanti ricordi. L’estate, gli anni ’80, supporters uniti ed appassionati scrissero quel giorno una delle più belle pagine della storia Laziale.
Lazio – Vicenza 1 a 0, il goal di Giuliano Fiorini, la speranza che si riaccese nei cuori di tutti. Una partita storica: l’orgoglio di affermare “si continua, esistiamo, siamo la Storia”.
Un goal, un boato nell’Olimpico e nel cuore, un mare di sentimenti che ti avvolge e ti travolge, che ti fa sentire vivo e provare una gioia, un amore infinito. Quella data è appartenenza, é vita, è la “pura Lazialità” che ti pervade e che ti fa realizzare di essere stato importante tanto quanto i giocatori scesi in campo (parafrasando “Febbre a 90°“).
Poi c’è Lui, che non è più con Noi. Il viso bellissimo, come la sua anima che spinge con forza e passione il pallone in rete. C’é un pianto a dirotto, un atto d’amore verso un Popolo, un abbraccio sotto una Curva che vale molto di più di 100mila esultanze. Giuliano, quanto mi e ci manchi. Quel 21 giugno si é fatta la storia, con un goal, una corsa, un modo di essere.
Poche parole per ricordare e dire, ancora una volta, “Lazio ti amo”.
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