Non più “Civis Romanus Sum”.

Non più “Civis Romanus Sum”, non mi sento più cittadino di Roma e sono molto affranto e deluso dal comportamento della mia città per quello che è accaduto nelle ultime ore. Gli atti meschini vandalici, la mancata indignazione ai ripetuti danneggiamenti  alla targa del Presidente Lenzini, mi fanno inorridire e mi fanno schifo. 

Cosa sei diventata Roma? Te lo chiede un cittadino che per oltre cinquant’anni è vissuto in Te tra la culla della civiltà, l’arte e l’educazione.

Che cosa fai Roma? Un tempo, luogo che mi hai dato i Natali, eri una città dove la convivenza, l’amore e la solidarietà era dentro le porte di ogni famiglia. Che una persona fosse nata nell’Urbe o no, ci accoglievi tutti, ci amavi e ci davi modo di vivere in pace ed armonia. Ci si sfotteva tra laziali e romanisti, certo, ma non si andava oltre. Nessuno toccava ed infangava la memoria dei morti. Prendersela con la memoria del “sor Umberto“, poi, l’uomo più buono tra i Presidenti della Lazio, è un atto vile e schifoso.

L’uomo che ha dato la prima Coppa Italia ed il primo Scudetto del dopoguerra all’Urbe, cara Roma, non merita che venga oltraggiato e vilipeso, soprattutto nella memoria. 

E’ ora che la città si rialzi e che faccia pulizia di questo scempio. Gli autori ed i mandanti (persone più squallide degli autori) devono essere consegnati alla Giustizia. Devono pagare e duramente. Questo, perché non c’è bisogno alcuno di far scoppiare un nuovo conflitto, un “dagli all’untore”, un 10 -100 – 1000 …. e non vado oltre.

Rialzati città di Roma e facci sentire orgogliosi di appartenere al popolo della Civiltà, dell’Educazione e della Cultura.

“In onore e ricordo del Presidente Umberto Lenzini e di tutti i martiri biancocelesti, la cui memoria è oltraggiata ogni giorno“.