Maura Furlotti.
Maura Furlotti è la più bella storia del calcio femminile made in Lazio. Nata a Roma, il 12 Settembre 1957, approccia giovanissima al calcio. Inizia a dare i primi calci ad un pallone all'”A.S.F. Roma 70“, per poi passare nell’A.C.F. Trastevere (1981) con il quale gioca e fa l’esordio in serie A. Nel 1972 passa alla Lazio, dove gioca e milita per ben venti lunghi anni.
Con la maglia biancoceleste, si trasforma da attaccante in difensore e diventa il capitano – bandiera della squadra. Vince nel 1977 la Coppa Italia, nella finale di Rimini, battendo ai rigori il Milan femminile: é il primo trofeo in bacheca della Lazio. Partecipa nel 1979 al primo scudetto delle aquilotte, successo che viene bissato nella stagione successiva. Con la Lazio, la “capitana” vince una seconda Coppa Italia (1985) e conquista altri 2 scudetti nelle stagioni 1986 – 1987 ed 1987 – 1988.
Maura scrive pagini indimenticabili con l’aquila sul cuore e veste, inoltre, la maglia azzurra per ben 100 volte. Partecipa ai Mondiali del 1991 ed a tre Campionati Europei, arrivando al terzo posto per ben 2 volte (1984 e 1987). In un calcio pioneristico, povero ma ricco di sentimenti, costruisce la sua vita di donna. Calca i campi polverosi delle periferie come gli stadi importanti e vivi, “ricchi d’entusiasmo e di persone” come … lo Stadio Flaminio, il “suo Stadio”.
Maura Furlotti. Dal calcio ad una nuova vita.
Nel 1992, Maura Furlotti a causa di un grave infortunio, lascia la Lazio e si trasferisce al Fiamma Monza dove chiude la carriera da calciatrice. Smesso di giocare, nel 1997, Maura si “tuffa nel mondo del lavoro” e si “cimenta”, con ottimi risultati, come infermiera.
Brava, professionale, sincera, Maura, lo scorso 9 gennaio, è stata insignita dalla Polisportiva del premio “Luigi Bigiarelli“. Ad una donna ed a una sportiva come Lei andrebbe assegnato il “premio Lazialità” …. a vita !