Ciro Immobile avversario ma Eroe per sempre: l’abbraccio e le lacrime dell’Olimpico
Roma, 7 dicembre 2025 – Ieri sera all’Olimpico non c’è stata solo una semplice partita. L’incontro tra Lazio e Bologna terminato 1-1, un’occasione carica di emozione e storia, segnando il primo ritorno all’Olimpico di Ciro Immobile da avversario, con la maglia rossoblù del Bologna.
L’atmosfera per il suo “ritorno a casa” è stata palpabile e commovente fin dal pre-partita. Prima del fischio d’inizio, lo stadio intero, in particolare la sua Curva Nord, ha onorato il bomber con un omaggio che ha toccato il cuore. Il suo “popolo” ha dimostrato ancora una volta di non aver dimenticato i suoi otto anni di successi, i 207 gol e il record di miglior marcatore nella storia della società.
Momenti Straordinari: i gol che hanno scritto la storia di Ciro

Ciro Immobile: profilo X @officialsslazio
La memoria dei tifosi ha ripercorso i momenti più esaltanti della carriera di Ciro in biancoceleste. Tra i 207 gol segnati, alcuni rimangono scolpiti nell’immaginario di ognuno di noi: anno 2019/2020, la stagione che lo ha incoronato Scarpa d’Oro con 36 reti in Serie A. Una stagione di pura onnipotenza offensiva. La doppietta nel Derby di Coppa Italia nel 2017: i due gol che stesero la Roma nella semifinale di andata di Coppa Italia, un 2-0 che portò la Lazio verso la finale. Il Gol 160 e il sorpasso: la rete con cui ha superato Silvio Piola, diventando il miglior marcatore di tutti i tempi della Lazio.
Potrei andare avanti per altre 204 reti, per capire chi è, e chi è stato Ciro per i tifosi biancocelesti, basti pensare agli striscioni in Curva Nord srotolati ieri sera: “Nessuno può impedire ad un popolo di salutare la sua storia”. E ancora “Bentornato Ciro in fondo all’anima per sempre tu”. The King sotto la curva, non è riuscito a trattenere la commozione. L’attaccante si è portato le mani al cuore alzandole verso il cielo, ringraziando tra le lacrime l’affetto incondizionato del pubblico. Un momento di sportività e umanità che resterà negli annali.
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