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Live – Sarri a Sportitalia: “Vi spiego l’addio alla Lazio”

by Giammarco Moriconi
0 comment Maurizio Sarri / Foto: profilo X Lazio

Live – Sarri a Sportitalia: “Deluso dal mercato estivo”

Lazio – Torna a parlare Maurizio Sarri dopo l’addio alla squadra biancoceleste ed i mesi di silenzio, a causa del lutto familiare che lo ha colpito di recente. Ai microfoni di Sportitalia, l’ex Lazio si è lasciato andare ad una lunga intervista concessa ad Alfredo Pedullà, ecco le sue parole:

L’addio alla Lazio? Decisione giusta”

“La Lazio? Ti rimangono sensazioni anche contraddittorie tra di loro. L’esperienza è stata bella a livello globale, abbiamo conquistato il miglior piazzamento dell’era Lotito. Resta la delusione per l’ultimo mese che non scalfisce quanto fatto negli ultimi tre anni. La decisione è stata giusta, la squadra aveva bisogno di una scossa forte che però ho avuto soltanto io. Avevo la sensazione di non riuscire a togliere i calciatori più esperti da una condizione di piattezza generale che portavano a partite triste”.

Difficilissimo ripetersi sui livelli del secondo posto”

“Era difficilissimo ripetersi sui livelli del secondo posto. Il risultato è stata frutto di un’annata eccezionale, in cui hanno fallito squadre più forti di noi a livello di organico. Alla Lazio stavo bene, ero riconoscente a un gruppo di calciatori che aveva fatto una stagione di altissimo livello. Le dimissioni potevo darle dopo il secondo posto. Non posso rinnegare una scelta che ho fatto con il cuore e non con la testa. Ho lasciato un anno di contratto? Ci sono momenti in cui una scelta va fatta”.

Sarri e il commento su Kamada

“Kamada ha fatto fatica quando è arrivato in Italia. In allenamento era un calciatore di buon livello, poi chiaramente ha fatto fatica. Non avevo dubbi che sarebbe uscita la sua qualità perché è di buon livello”

“La squadra era piatta”

“Si è venuta a creare una situazione in cui facevo fatica a risollevarli da certe sensazioni negative che si portavano in campo. Era un qualcosa che riguardava calciatori presenti da più anni. Non ho nessun dubbio sulla buonafede dei calciatori. Ci sono delle situazioni in cui la squadra si appiattisce mentalmente e ci vuole una scossa forte”.

“Ho trasmesso la mia insoddisfazione alla squadra”

“Ci sono dei momenti in cui è troppo facile dare la colpa a tutti. Con lo staff abbiamo fatto un percorso per capire dove abbiamo sbagliato. Quando si parla di una situazione globale le responsabilità non sono mai da una sola parte. Non possiamo risolvere i problemi delle altre componenti, ma capire ciò che potevamo fare meglio. Tanti errori vengono fuori anche a livello inconscio. A me ha deluso il mercato estivo e questa mia insoddisfazione l’ho trasmessa alla squadra”.

Sarri a Sportitalia

Maurizio Sarri / Foto: profilo X SS Lazio

Sarri: “Vorrei fare un percorso con una squadra giovane”

“Progetto arrapante? Niente, significa mettersi a sedere e avere di fronte uno che ti propone una cosa e tu senti un forte stimolo, se ci pensi ti dispiacerebbe che la proponessero a un altro. Vorrei fare un percorso anche con una squadra abbastanza giovane, con la possibilità di stare insieme in un periodo medio-lungo. A volte si parla di giovani in maniera senza senso. È chiaro che il calciatore forte che ha una giovane età è più stimolante per un allenatore. Mi piacerebbe una società che non ha fretta, ma che presente delle idee chiare sulla crescita”.

Sarri: “Thiago Motta bellissima stagione, ma anche Baroni”

“Thiago Motta ha fatto una bellissima stagione. Il Bologna è una squadra giovane e bella. Parlerei anche di Marco Baroni che ha fatto un’annata straordinaria a Verona, raggiungendo una salvezza difficile”

Sarri e la Fiorentina

“Non mi sono proposto alla Fiorentina. Non c’è mai stato nessun tipo di trattativa”.

Sarri: “Thiago Motta non deve snaturarsi”

“Non so se Thiago Motta andrà alla Juventus. Dovrà cercare di rimanere ciò che è in questo momento, senza piegarsi in favore della società in cui andrà a lavorare. Spero che tiri avanti il suo modo di pensare il calcio”.

Sarri sull’esonero di Allegri

“Allegri? Faccio parte di pochi che vengono dal basso e penso che sia una qualità, ma spesso viene rinfacciato. Non si può giudicare l’atteggiamento di un allenatore perché le situazioni bisogna viverle. Della Juve ho fatto una constatazione nei confronti della mentalità della società che ha vinto una Coppa Italia quando il motto è ‘vincere è l’unica cosa che conta’. Se avessi fatto come Allegri mi avrebbero dato l’ergastolo? Sicuramente non mi avrebbero trattato benissimo”.

Sarri a Sportitalia

Profilo Ufficiale X @juventusfc

“Giuntoli e Thiago sono da ciclo”

“Giuntoli e Thiago Motta sono da ciclo perché Thiago ha idee e Cristiano è un fuoriclasse assoluto. Lui ha grande capacità nella scelta dei calciatori. Penso sia una coppia destinata a fare benissimo”

Sarri e il passato alla Juve

“Il fatto che la Juve non è allenabile non l’ho mai detto. In quel momento il campionato era dato come qualcosa di scontato, con il club che dava l’idea di vincere per forza la Champions. Eravamo il dodicesimo fatturato in Champions e mi sembrava ottimistica la visione, poi è chiaro che si può vincere lo stesso. Che si sbandieri un obbligo è meno comprensibile”

“Il Napoli ha le basi per ricostruire”

“Il Napoli riparte da una squadra forte. Purtroppo ci sono stagioni di questo tipo. Quando vinci a Napoli, il down è amplificato come tutto. La squadra si è persa, però non si può pensare che questa squadra sia diventata scarsa. Ci sono le basi per ricostruire una squadra forte”.

Sarri e la stagione dell’Inter

“Ho seguito poco l’Inter. In passato ho detto che mi piace andare in società in cui c’è la faccia del proprietario. Quella dell’Inter mi sembra una situazione particolare, ma bisognerà farci l’abitudine. Il calcio moderno sta diventando questo. Inzaghi? La sua stagione è stata di grande livello. L’anno scorso hanno fatto una finale di Champions e quest’anno hanno vinto il campionato già nel girone d’andata. Si stanno muovendo bene.

Sarri e gli allenatori italiani

“I nostri sono i più forti di tutti, ma questo non significa che dall’estero possa essere diverso. Se si parla di livello medio, secondo me gli allenatori italiani sono leggermente superiori rispetto al livello medio degli altri paesi. Il discorso è troppo generico e non nega che all’estero ci siano allenatori molto forti. Io da presidente sceglierei un allenatore italiano, ma soprattutto cercherei di avere il maggior numero di calciatori italiani possibili, ma le società pensano in maniera diversa”.

Sarri a Sportitalia

Luciano Spalletti/ Profilo X Nazionale Italiana

Sarri sulla Nazionale e Spalletti

“Se l’Italia può vincere gli Europei? Siamo una squadra di buon livello, ma ci sono duemila fattori per arrivare fino in fondo. Non si può parlare di tendenze calcistiche per squadre che stanno insieme in venti giorni. È un torneo, bisogna vedere come ci arriviamo fisicamente e mentalmente. A noi il calcio è più pesante, quindi non sempre è facile arrivarci con la testa lucida. In Inghilterra giocano di più quindi potrebbero essere più stanchi. Spalletti? Sta cercando di portare entusiasmo e freschezza, oltre al senso d’appartenenza. Sta facendo bene”.

“Gasperini è un allenatore straordinario”

“C’è da fare un distinguo tra i precursori di un certo modo di giocare e i seguaci. L’uomo contro uomo di Gasperini è molto raffinato, poi vedi spesso i seguaci dove di raffinato non c’è nulla. Gasperini è un allenatore straordinario: gioca in maniera diversa dalla mia, ma è bellissimo. Poi non mi sono piaciuti i seguaci di questo modo di giocare che viene estremizzato”

Sarri e il commento su Scamacca

“Scamacca sta crescendo molto. Penso che possa essere tra i convocati, con la speranza che possa rivelarsi una sorpresa”

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