Lazio, le dichiarazioni di un Rovella innamorato
Lazio, Rovella innamorato… – Non ci girerò intorno, questo ragazzo ci piace. E non solo per il suo tocco e per le sue capacità calcistiche, ma anche perchè si è subito immedesimato nella pura Lazialità. Non perde mai occasione per dimostrare il suo amore per questa società. La sua età dovrebbe far emergere un ragazzo timido, che dovrebbe ancora integrarsi e a maggior ragione far più fatica ad esprimersi da veterano. Ed invece quello che emerge costantemente sotto gli occhi di tutti, è un ragazzo maturo che non lesina mai il suo amore per questa società, per i suoi tifosi e per la storia biancoceleste. E’ affascinato, ammaliato da tutto ciò che vede intorno a sé, e questo piace tanto a tutto l’ambiente, in primis ai tifosi che lo hanno subito adottato.
Il Rovella calciatore
Certo, quest’anno il vero Rovella in campo lo abbiamo visto a tratti, ma è bastato quel poco per intuire che questo ragazzo ha stoffa e può essere utile anche agli schemi di mister Tudor. Vero è che recentemente si è visto poco, ma il suo problema fisico è di quelli fastidiosi, che impattano il proprio rendimento costantemente. Speriamo che i suoi problemi fisici siano ormai alle spalle e che riesca a convincere il mister delle sue capacità, soprattutto in mezzo al campo davanti alla difesa.
Intanto, le sue parole
Intanto comunque ci godiamo sempre le sue parole piene di fascino per i colori biancocelesti. Nicolò è stato intervistato a margine dell’evento “diario di un sogno” relativo ai festeggiamenti del cinquantenario, dai canali ufficiali della società. Si parla di quello scudetto così epico e anche lui si lascia scappare quel sogno di vestire un giorno la maglia biancoceleste con lo scudetto in petto. Queste le sue parole:
“Una giornata emozionantissima: è stato bellissimo vedere lo stadio così pieno. Incontrare gli eroi del ‘74? Alcuni li conoscevo perché a Pasqua ho sentito Oddi al telefono. C’è un mio amico che è della Lazio sfegatato e mi ha regalato il libro che racconta lo Scudetto del ‘74. Quindi sapevo tutto, ero già a conoscenza di tutto. Se mi rivedo in qualche giocatore di quella Lazio? Diciamo che di temperamento ne avevano, spero di avvicinarmi a quel temperamento. C’erano grandi calciatori da Chinaglia a Wilson, a Re Cecconi, Oddi… Il temperamento ce n’era tanto sicuramente.
È vero, tanti calciatori importanti della Lazio vengono dalla Lombardia, sono felice di questo. Pulici è nato vicino a dove sono nato io, che sono nato a Segrate, vicino Monza. È un sentimento che ti entra dentro, non so spiegarlo bene. Loro lo spiegavano meglio di me sicuramente. Vincere uno Scudetto qua è un mio sogno, sarebbe un’impresa incredibile. Mai dire mai, la Lazio è una delle top squadre in Italia, non si sa mai”.