Lazio: il comandante può salutare a fine anno
Lazio – la sconfitta di Salerno contro l’ultima in classifica è un segnale forte e inequivocabile di come la Lazio abbia perso se stessa senza dare nemmeno la sensazione di provare a ritrovarsi.
Contro la Salernitana i biancocelesti hanno sprecato un’occasione d’oro per agganciarsi al treno delle prime 4 ed ora si fa la conta dei cocci rotti di un vaso che rischia di polverizzarsi alla fine della stagione.
Maurizio Sarri non è più così sicuro di riuscire a tirare fuori di meglio dai suoi uomini e per sua stessa ammissione medita l’addio, che sia anticipato o solamente a fine anno: “Se capirò di essere il responsabile della situazione sarò io ad andarmene subito“.
Nelle parole del comandante c’è tutto l’amaro in bocca di una sconfitta cocente che relega la Lazio ad un campionato anonimo e lontano parente di quello vissuto lo scorso anno. Attenzione però ai colpi di scena.
Ebbene sì, perché il contratto di Sarri con scadenza a giugno 2024, rischia di rimanere ben chiuso dentro i cassetti di Formello, con il mister non più così convinto di voler continuare la sua esperienza in biancoceleste. Se Sarri dovesse dire addio, secondo alcune fonti vicine alla società, partirebbe l’assalto ad una vecchia conoscenza di casa Lazio, consacratisi appena un’anno fa’ con la vittoria della Coppa del Mondo alla guida dell’Argentina, parliamo di Lionel Scaloni.
L’attuale commissario tecnico dell’albiceleste ha da poco dichiarato di voler trovare nuovi stimoli, anticipando l’addio alla nazionale e mettendosi a disposizione di una nuova avventura. Lotito riflette, da un lato da piena fiducia a Sarri, mai in bilico nelle idee del patron, ma dall’altra parte potrebbe realizzare un colpo ad effetto, assicurandosi uno dei migliori allenatori emergenti del panorama mondiale. Giugno è lontano ma la programmazione non ammette errori, se si vuole ambire a palcoscenici importanti.