Lazio, analizziamo le dichiarazioni e le prospettive gestionali per il 2025
La Lazio e il 2025 – Andiamo ad analizzare quali sono i punti focali del futuro della Lazio, che negli ultimi mesi sta implementando una particolare strategia gestionale, volta ad una riduzione del monte ingaggi.
I CONTI PREOCCUPANO LA PROPRIETA’
A detta del presidente a seguito delle polemiche relative al caro biglietti per la partita di lunedì Lazio-Verona, l’aumento è dovuto “anche in relazione ai costi crescenti“ (fonte lalaziosiamonoi.it).
Non siamo ovviamente in grado di capire a quali costi il presidente si riferisce. Ma, se si considera che la politica di calciomercato ha portato a ridurre sensibilmente il monte stipendi con le cessioni di diversi big, questo elemento non può altro che preoccupare per il futuro.
Fino al giugno 2024, la gestione è stata “sorretta” dall’aumento dei ricavi dovuti alla partecipazione alla Champions, che nella stagione in corso non si riproporranno. Ricordiamo che dal 2019 fino al 2023, in assenza della “Champions”, la società ha sempre chiuso in perdita l’esercizio di bilancio.
I CONTRATTI IN SCADENZA 2025
Partiamo subito dai riscontri positivi, tanto per non perdere un po’ di ottimismo della vita che non deve mai essere messo da parte. Al 30/6/2025 scadranno i contratti dei seguenti giocatori:
Pedro – Akpa Akpro – Hysaj – Vecino – Marusic – Andrè Anderson – Diego Gonzalez
Il totale approssimativo del risparmio si aggira intorno ai 9 milioni di Euro netti. Chiaro che alcuni ruoli come il terzino destro e il centrocampo andranno rinforzati con nuovi arrivi, ma nel complesso la società dovrebbe “beneficiare” economicamente di queste partenze.
INIZIANO I PAGAMENTI DEI PRESTITI CON OBBLIGO DI RISCATTO
Dal 30/6/2025 inizieranno i pagamenti dei giocatori acquisiti in prestito con obbligo di riscatto, ed esattamente:
Rovella (17) – Luca Pellegrini (5) – Tavares (7) – Dele Bashiru (6)
L’importo complessivo da saldare si aggira intorno ai 35 milioni. I pagamenti verranno effettuati a rate in massimo 3 annualità, con esclusione di quello di Tavares da affrontare interamente “cash”.
FAIRPLAY FINANZIARIO UEFA, LE REGOLE STRINGONO IL CORDONE
Si stringono i “cordoni” del fair play finanziario della Uefa. Al 30/6/2025 il rapporto tra stipendi e ricavi scenderà dal 90% di quest’anno all’80%. Per poi entrare a regime col 70% dal 2026.
Quindi anche questo sarà un elemento che il club dovrà tenere sotto controllo.
Soluzione possibile, oltre che ridurre gli stipendi, è quella di aumentare i ricavi, ad esempio con un bel contratto di main sponsor sulla maglia. Ma qui la Lazio fa un’inspiegabile fatica ad acquisire contratti allettanti.
I GIOCATORI CEDUTI NON GENERANO INCASSI CERTI
Un dato che potrebbe essere positivo, sarebbe la cessione dei giocatori ceduti con i vari prestiti. Ma anche qui non si hanno certezze di incassi futuri. Qui di seguito riepiloghiamo i prestiti più importanti:
Kamenovic prestito con diritto di riscatto
Marcos Antonio prestito con diritto di riscatto che si trasforma in obbligo al verificarsi di alcuni eventi
Fares prestito secco
Cancellieri prestito con diritto di riscatto
Casale prestito con diritto di riscatto che si trasforma in obbligo al verificarsi di alcuni eventi
Cataldi prestito con diritto di riscatto
Insomma, la Lazio, con questa gestione, non può permettersi di commettere altri errori di mercato come quelli che annualmente ci ritroviamo tra coloro che non rientrano nei piani dei diversi staff tecnici, nel frattempo avvicendati.
La società sta dimostrando che in questi ultimi anni fa fatica a tenere i conti a posto come un tempo. Questo, e gli atteggiamenti spesso non rispettosi verso i tifosi, stanno creando un forte malumore nell’ambiente.
E, man mano che passa il tempo, si assottigliano le speranze di un cambiamento da parte della società, di atteggiamenti anche nelle dichiarazioni, che purtroppo non fa presagire un futuro sereno per tutto il mondo Lazio.
NON ULTIMO, IL FLAMINIO…
E se andasse in porto il progetto Flaminio? Come affrontare economicamente un futuro importante e fondamentale per il futuro della S.S. Lazio come quello che si prospetterebbe a breve?
Non sarà il caso di valutare con opportunismo e sagacia imprenditoriale la possibilità di essere affiancato in questo momento topico da qualcuno con le spalle più larghe, anche di livello internazionale?