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Lazio, poco equilibrio: e se il problema fosse il centrocampo?

by Paolo Buchetti
0 comments Marco Baroni | Foto: profilo X S.S. Lazio

Lazio, poco equilibrio: e se il problema fosse il centrocampo?

Lazio, poco equilibrio, e il centrocampo?   –  La prestazione di lunedì ha lasciato il segno nella mente degli addetti ai lavori, e non solo. Quella facilità con la quale la Lazio viene trafitta, anche da squadre della “parte destra della classifica”, lascia molto a desiderare.

C’entra la testa? Forse, però non è la prima volta che accade, anzi. Ma non è che la squadra soffra di uno squilibrio tattico che la esponga facilmente al pericolo, mettendo in difficoltà una difesa sguarnita al rischio di subire frequentemente l’avversario?

 

UNA LAZIO TITOLARE A TRATTI SCONCERTANTE

Non ci giro intorno. Quella vista lunedì col Parma, la Lazio migliore possibile se si esclude l’assenza di Tavares, è risultata a tratti sconcertante nella mancanza di equilibrio tattico e nella incapacità  di saper leggere la partita. Giocava in casa, contro un avversario abbordabile. Quella Lazio di titolari spesso giustamente celebrati, è sembrata a tratti in balia di un buon Parma, ma non certo squadra irresistibile.

 

SS Lazio

Matteo Guendouzi / foto profilo X ss Lazio

E SE IL PROBLEMA FOSSE IL CENTROCAMPO?

La Lazio ha un ottima centrocampo, e non solo nelle valutazioni di chi vive dentro il raccordo anulare. Complimenti arrivano anche a livello nazionale e internazionale, viste le “attenzioni” di cui godono Rovella e Guendouzi.

 

SS Lazio De Grandis

Nicolo Rovella / foto profilo X ss Lazio

Lazio, poco equilibrio. E il centrocampo – BUONA TECNICA…

Rovella e Guendouzi sono un punto di forza di questa Lazio. Si fanno voler bene per le loro qualità tecniche e tattiche. Ma forse manca qualcosa, visto che in due hanno fatto un solo gol in tutta la stagione.

Lazio, poco equilibrio. E il centrocampo –  OTTIMA MOBILITA’…

I due svolgono un grandissimo movimento, celebrato dalla loro onnipresenza in tutte le parti del campo e dai chilometri “macinati” a partita, sopra la media del campionato. In questo, sono assolutamente dei “top”. Ma questa fase è sempre utile tatticamente all’equilibrio di squadra?

 

MA FORSE MANCA UN MEDIANO PURO

Il Leiva della situazione, per capirci. Un giocatore di spessore importante di grande qualità e quantità, ma soprattutto di grande presenza e protezione davanti alla difesa. Uno di quei giocatori che si sacrifica a fare muro.

Anche il considerato Vecino, una volta in campo, pensa spesso alla fase offensiva coi suoi apprezzati inserimenti e colpi di testa. Ma anche a lui manca, o forse non gli è richiesto, quell’apporto sostanziale in fase difensiva e di copertura che  servirebbe in tante fasi di gioco.

Stesso discorso vale per un Dele Bashiru che deve acquisire anche quella esperienza e capacità tattica di cui la squadra ha bisogno; in questo, il nigeriano deve ancora crescere molto.

 

SS Lazio

Belahiane / X Official SSLazio

Lazio, poco equilibrio. E il centrocampo – CHE SIA BELAHYANE LA SOLUZIONE?

Quello visto a Bergamo ha stupito tutti. Grande fisicità e sostanza, nonostante un fisico tutt’altro che da Marc’Antonio. Ha saputo dare sostanza e copertura a un centrocampo che lascia indubbiamente qualcosa, in diverse fasi di non possesso palla.

Certo, non è piaciuto l’approccio a Genova del giovane franco marocchino, subito espulso. Da questo punto di vista il ragazzo deve crescere e gestirsi meglio.

 

DAL SOGNO (4-2-3-1)…

Il modulo che ha dato tanti frutti in questa stagione al celebrato “gioco” di Baroni che ha fatto sognare, si è scontrato però spesso con un’altra realtà.

E cioè lo scarso equilibrio in fase di immediato e veloce ribaltamento del fronte dell’avversario, pronto a sfruttare gli spazi che un centrocampo a 2 un po’ “allegro”, passatemi il termine, a volte lascia nell’arco di una partita. E questo, soprattutto quando la forma fisica non è al top.

…ALLA SOSTANZA (4-3-2-1 oppure 4-3-3)

Forse, da questo punto di vista, un più concreto numero di 3 a centrocampo potrebbe risolvere questo problema. Soprattutto quando il terzo, come detto, sia una presenza costante a protezione della linea difensiva.

 

E’ un dubbio “amletico” di cui si dovrà tener conto  in chiave futura, visto che anche l’allenatore Baroni sembra sotto la lente delle valutazioni della società.

Certo è che questa squadra deve migliorare il suo equilibrio tattico, imparando non solo una “meritevole e celebrata” vocazione offensiva, ma anche una “duttile e sostanziosa” abilità a proteggersi e a diventare un fortino inespugnabile in diverse situazioni.

Da questo punto di vista il mister, se sarà ancora lui il prossimo anno, dovrà lavorare e crescere  con tutta la sua squadra.

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