Lazio, l’intervista al comandante: da Berardi al suo futuro
Lazio – Maurizio Sarri si confessa ai microfoni di Sportitalia. Apre le porte della sua casa in Toscana e rivela dettagli importanti sul mercato e sul suo futuro. Di seguito l’intervista:
“Dall’ultima volta sono passati due anni esatti, è fatto apposta?”
“L’avventura alla Lazio poi è proseguita bene, speriamo sia di buon auspicio per i prossimi due anni”
“Oggi è stato il giorno dei calendari, alla terza e quarta giornata avete Napoli e Juventus, pensi sia un calendario pesante?”
“Il calendario è pesantissimo, nelle prime 8 partite affrontiamo 4 grandi squadre. Menomale che siamo arrivati secondi altrimenti ci avrebbero giocare in deroga contro il Real Madrid“.
“Però siete arrivati secondi…”
“Siamo arrivati secondi perché abbiamo fatto bene, ma non posso negare che siamo riusciti a cavalcare l’onda negativa delle squadre che hanno fatto male. Su questo non possiamo contare anche in futuro”.
“Il prossimo anno come sarà?”
“Se devo parlare da egoista, faccio secondo posto con la Lazio, devo dare le dimissioni. Le possibilità di fare meglio sono difficili”.
“Ci hai pensato alle dimissioni?”
“Non ci ho pensato perché mi trovo in un ambiente in cui sto bene e mi piacerebbe andare avanti. Però è importante avere la consapevolezza che ripetersi è davvero difficile. Partiremo con l’obiettivo di riqualificarci in Champions League ma sarà difficile“.
“Ti piacerebbe il ruolo di manager?”
“Assolutamente no, me lo hanno chiesto anche Chelsea e sono venuto via perché non mi interessava farlo. Il Chelsea è una squadra senza direttore sportivo, quindi dovevo affrontare cose che mi toglievano energie da concentrare nel campo. Per questo sono tornato in Italia”.
“Cosa pensi della fuga in Arabia? Per 15 milioni l’anno andresti ad allenarci?”
“Io sinceramente ho ricevuto delle offerte da quel posto, ma per il momento sto bene alla Lazio. Se poi non starò più bene alla Lazio, si può anche prendere in considerazione l’idea di andare ad allenare lì per un’anno o due. In questo momento sto bene lì, a due ore da casa, e non ho motivo di andare via”.
“Tu però avevi detto che avresti smesso presto”
“Il calcio attuale porta uno stress superiore a quello di prima. Si lavora in modo diverso da prima ed io mi diverto meno. Se la domenica devo fare il regista televisivo e far guardare solo filmati perché si gioca ogni 68 ore, diventa un lavoro completamente diverso.”
“La tua lazialita’ e la sintonia immediata con l’ambiente. Dall’altra parte Mourinho. Cosa pensi della nuova Roma?”
“È difficile trovare un ambiente e una società che dopo poco tempo che sei arrivato ti fa sentire la fiducia tutt’intorno, ti fa sentire a casa. Questo ti fa affezionare all’ambiente, alla squadra e ai tifosi. Perché poi, in Italia , si parla della tifoseria della Lazio in una maniera che è diversa dalla realtà, quella della Lazio è una grande tifoseria. È una tifoseria molto educata con noi. Poi qui ho ritrovato la possibilità di fare un lavoro da campo che mi fa sentire ancora l’entusiasmo di fare questo lavoro e farlo dentro questo ambiente”.
“La Roma?”
“Negli anni scorsi era una grande squadra. Ha speso molte energie in Europa, in campionato ha raccolto meno di quello che poteva raccogliere, ma che fosse una squadra forte era visibile “.
“La rivalità con Mourinho?”
“Io non la sento. Ho già detto altre volte che a me sta anche simpatico. Abbiamo avuto alcune occasioni per parlare ed ho capito che è una persona intelligente. Ho molto rispetto di lui”.
“Quante volte senti Lotito?”
“Dipende dai momenti. Quando non è impegnato in politica lo sento spesso. Ma in momenti come questo, in cui è impegnato in politica e in lega, è ovvio che lo senta meno”.
“Sarebbe meglio quindi, se facessi il manager. Oppure ti fidi del lavoro del tuo team, con Fabiani e Picchioni?”
“Io mi fido di tutti. Nella nostra società la figura del presidente è importante. Se fosse presente in maniera sistematica per noi sarebbe importante “.
“Berardi ogni è il migliore esterno d’Italia? Ti piacerebbe allenarlo?”
“Berardi è un calciatore del Sassuolo. Mi piacerebbe allenarlo, come mi piacerebbe allenare altri calciatori, come ad esempio Frattesi o Maxime Lopez, che è un giocatore che mi intriga. Se parli di Berardi devo fare un passo indietro, perché ho troppo rispetto del Sassuolo per parlare di Berardi”.
“Milinkovic è un problema o una risorsa?”
“Milinkovic è un problema per la società. Per me potrebbe essere una risorsa. Milinkovic è un calciatore che con la testa libera è straordinario. Un calciatore che tra gol e assist ti porta 40 situazioni da gol all’anno. Però la sua situazione contrattuale è un problema che riguarda la società”.
“Torreira è un giocatore che ti piace?”
“Torreira è un giocatore che ha fatto benissimo alla Sampdoria e bene alla Fiorentina. È un calciatore che in Italia ha sempre fatto bene”.