Lazio: il presidente tra le aspettative per Sarri ed il programma di A
Lazio – Non è mai banale l’intervento di Claudio Lotito ai microfoni dei cronisti. Il presidente della Lazio, ai margini dell’estrazione per il calendario della nuova Serie A, ha lasciato le proprie sensazioni sui programmi futuri, lasciando impressioni sulle nuove avventure di due grandi ex come Tare e Inzaghi:
“Sarà una Lazio avvincente sulla base dello spirito del comandante. Faremo tesoro dell’esperienza pregressa per evitare che si ripresentino le situazioni di quest’anno. Derby alla quarta e penultima? Fa parte della sorte, ne prendiamo atto. Auguriamoci di trovarci una posizione tale che lo renda ininfluente. Tare al Milan? Igli è un professionista, che ho introdotto io al ruolo di ds. Un professionista, con me e la Lazio si è comportato in modo corretto, farà lo stesso con il Milan. Acerbi e il no alla Nazionale? Oggi è un giocatore dell’Inter, bisogna chiedere a Marotta. Bisogna chiedere ad Acerbi quali sono le motivazioni per la sua scelta”.
Lazio: Lotito su Inzaghi: “Con l’Inter doveva fare il triplete, poi…”
Sull’addio di Inzaghi all’Inter: “Non esprimo giudizi sul comportamento delle persone. Storia di una morte annunciata. Cosa ho detto a Marotta? Non gli ho detto nulla, l’ho solo salutato. Quando uno parte e deve vincere tutto e poi non vince nulla… Con l’Inter doveva fare il triplete, noi stessa cosa: eravamo proiettati verso l’Europa League, questo e quell’altro e poi niente. Siamo i due che non hanno raggiunto gli obiettivi che tutti pensavano che avremmo raggiunto. Questo come l’addio di Inzaghi alla Lazio nel 2021? Ai tempi la considerazione fu fatta la notte successiva a una cena avvenuta nel ristorante del nostro centro sportivo. Io avevo già siglato il contratto e lui avrebbe dovuto apporre la firma la mattina dopo. La notte gli ha portato consiglio… Oggi sta in Arabia con il contratto”.