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Lazio, la soluzione immediata dell’emergenza è la Primavera

by Paolo Buchetti
0 comments Centro sportivo di Formello / Patrizio Trecca / ©LazioLive

Lazio, la soluzione immediata dell’emergenza è una sola: ricorrere alla Primavera

Lazio, soluzione emergenza è la Primavera  –  Che la Lazio si stia dando da fare per accaparrarsi qualche prospetto valido per integrare numericamente e tecnicamente la rosa, è sotto gli occhi di tutti. Tra mille problemi, si cerca di trovare una squadra che possa accettare le uniche proposte  che il club può presentare in questo momento.

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LE DIFFICOLTA’ DEL MERCATO

La Lazio non può usare “cash” per acquistare giocatori. Può solo prenderli in prestito gratuito, con diritto di riscatto o con obbligo, con durata 18 mesi. Per capirci, causa indice di liquidità, tutte le eventuali partite in uscita devono essere rimandate al medio termine. E per il pagamento  dello stipendio dei nuovi arrivati, deve trovare spazio da cessioni immediate.

In questo contesto, è difficile portare a compimento operazioni in entrata. I rifiuti di Empoli e le difficoltà di chiusura col Verona e col Chelsea vertono proprio su queste problematiche. Ibrahimovic è potuto arrivare perchè il Bayern non ha preteso l’onerosità del prestito, e lo stipendio del ragazzo, peraltro sotto gli standard di quelli della Lazio, è rientrato nello spazio creatosi dalla cessione di Akpa Akpro e Diego Gonzalez, e quindi dalla liberazione dei loro stipendi.

 

 

IL CORAGGIO DI RISCHIARE PRESERVANDO LA PRIMA SQUADRA

La Lazio si trova coi giocatori contati, è bene farsene una ragione. Addirittura, con la Real Sociedad gli unici 4 difensori disponibili andranno in campo, e in panchina?

Ecco qua che si rischia di spremere in pochi giorni certi giocatori, con la spada di Damocle di aggiungerli alla lista degli infortunati lungodegenti. E allora, perchè non rischiare con qualche prospetto promettente della Primavera, a costo di compromettere il risultato? E perchè la Lazio sono diversi mesi che non fa esordire un giovane della Primavera? Non ci venite a dire che non sono all’altezza di giocare qualche minuto in serie A. Nessun ragazzo di qualsiasi Primavera, quando esordisce,  è all’altezza di giocare nella massima serie.

In passato, mister Baroni li ha convocati in panchina e può farlo nuovamente. Anzi, dovrebbe, per avere alternative numeriche e nel  ruolo. Si mette a rischio il risultato? Certo, ma così si mette a rischio anche l’incolumità fisica della prima squadra.

Ma poi, questo modus operandi di non considerare i giocatori della Primavera per la prima squadra non è un ammissione del fallimento della gestione delle giovanili? L’anno scorso, la Lazio è arrivata alle semifinali dei play off, giocando un ottimo calcio. Ma di quei ragazzi, nessuno ha esordito neanche un minuto  in prima squadra.

Filipe Bordon – Foto Twitter Lazio

I PROSPETTI DELLA PRIMAVERA

Nella Primavera, ci sono giocatori che sono stati già convocati, e alcuni già allenati ad Auronzo da mister Baroni.

Come Alessandro Milani, 19 anni, biondo terzino sinistro veloce e fisicamente pronto.

Come Filipe Bordon, 19 anni, prestante difensore centrale brasiliano che sa giocare anche sulla mediana per la bontà dei suoi piedi; tra qualche giorno risponderà alla convocazione del Brasile Under 20.

Come Leonardo Di Tommaso, 19 anni,  altro centrocampista di valore, ormai veterano nella Primavera.

Altri giocatori stanno emergendo quest’anno, che possono benissimo sedersi in panchina con la prima squadra.

Soprattutto in un momento di emergenza assoluta in cui sta vivendo la prima squadra. E’ una questione di buon senso, e mister Baroni sino ad ora ha dimostrato di averne infinito.

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