La Lazio, il derby e i “rigori moderni”: gli esperti e la comunicazione fuorviante

Lazio – Archiviato il derby della capitale, con tanto di qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, dove i biancocelesti affronteranno la Juventus ad aprile, bisogna dire due parole su quanto abbiamo tutti ascoltato nel post gara riguardo al rigore, per altro sacrosanto, assegnato alla Lazio.

Alcuni opinionisti, di cui non farò il nome per non urtare la loro suscettibilità, hanno decretato la loro sentenza: il rigore è troppo generoso!

Lo show televisivo, l’ennesimo, dell’allenatore giallorosso alla fine della partita, ha rincarato la dose: è un rigore moderno!

Altri tempi

Ricordo, essendo un po’ datato, che in altri tempi e con altri regolamenti, contatti del genere in area di rigore erano sotto l’esclusiva valutazione del direttore di gara, mentre attualmente, con l’epoca del VAR e con variazioni sul regolamento, questo tipo di contatti sono da punire con il penalty.

Qui non si tratta di interpretare un bel niente!

Che ci piaccia o no, il regolamento dice questo e per tanto va applicato.

La comunicazione

Detto ciò e stabilito che quello è sempre rigore, anche se dovesse essere fischiato contro la nostra amata Lazio, la cosa su cui riflettere invece è un’altra: la comunicazione mediatica di coloro che si ergono a giudici infischiandosene altamente dei regolamenti e continuando a interpretare secondo il loro modo di vedere le cose o peggio, con fare fazioso.

Forse dovremmo fare tutti un passo indietro e essere più obiettivi in certe valutazioni, ma la comunicazione è potente e può influire sulle masse e provocare continuamente dissapori tra le varie tifoserie e negli amanti del calcio, quello vero.

Concludo scherzosamente con la nota della SS Lazio sul famoso “rigore moderno”: QUELLO È RIGORE ANCHE SU MARTE! 

Forse tornare al sano sfottó allenterebbe le tensioni e ci riporterebbe a godere dello sport più bello del mondo. Ecco, questa si sarebbe una cosa moderna! Viva il calcio, quello vero!