Lazio: si avvicina il ritorno del centrocampista
Lazio – Il mercato, si sa, non dorme mai e quello della Lazio, sorprendentemente, è rimasto attivo per tutto l’arco estivo con colpi di scena, uscite pesanti da digerire e sogni sfumati.
Ad otto giorni dal gong finale resta ancora un ultimo tassello da inserire nell’organico di Baroni, un regalo sia per il mister che per i tifosi, nato e cresciuto nella culla biancoceleste di Roma e tutt’ora legato a quella fede che lo ha rapito da bambino e con cui ha iniziato la carriera da calciatore.
Michael Folorunsho è diventato uomo, ha raggiunto un elevato target da professionista e dopo aver girato (dall’estremo nord al profondo sud) il bel paese, è pronto al rientro alla base. L’ex Verona è ormai fuori dal progetto Napoli e vede la Lazio come unica soluzione per il futuro. Baroni lo attende a braccia aperte dopo averlo scoperto nell’esperienza scaligera, lo vuole in rosa e spinge per ottenere il sì di Lotito.
Lazio: dall’aquila sul ventre alla promessa per Guerini
Il ritorno di Folorunsho alla Lazio però non è meramente etichettabile come occasione di mercato. L’amore per la prima squadra della capitale non è mai stato nascosto dal numero 90, a partire dal tatuaggio sul ventre che ritrae un’aquila ad ali spiegate, chiaro richiamo al club biancoceleste.
Più importante però è la promessa fatta, qualche anno fa, al compianto Daniel Guerini, talento appartenente alla primavera della Lazio, morto nel 2021 a causa di un incidente stradale avvenuto lungo le vie di Roma.
Scorrendo tra i post pubblicati sul profilo Instagram di Folorunsho infatti, si può leggere la dedica fatta a Guerini dopo l’addio. Nel messaggio, accompagnato da una foto che ritrae i due compagni di squadra, c’è la promessa: “Con gli stessi colori nel cuore e lo stesso sogno da raggiungere. Continua a palleggiare tra gli angeli…quasi mi scordavo, sempre forza Lazio amico mio“.
Tre anni dopo il sogno può diventare realtà con Folorunsho pronto ad abbracciare la Lazio, un abbraccio che va oltre i confini terreni, fino a raggiungere un angelo biondo con la dieci sulle spalle ed un pallone tra i piedi.