Lazio: il DS biancoceleste ai microfoni di Radiosei
Lazio – Parla la società biancoceleste e lo fa attraverso la voce del direttore sportivo Angelo Fabiani ai microfoni di Radiosei, queste le sue parole dopo la pesante sconfitta e il successivo silenzio stampa messo in opera dopo la gara contro il Bologna:
“Intanto non bisogna sottrarsi a quelle che sono responsabilità nostre. Non abbiamo perso per colpa dell’arbitro, abbiamo preso due gol evitabili e per questo dobbiamo lavorare sugli errori fatti. Voglio distinguere la differenza tra silenzio stampa e non volere commentare la partita: a differenza di Torino, ieri sono sceso in campo e detto all’arbitro che ci stiamo giocando una stagione. Chi pensa che io sia lo zerbino del presidente sbaglia, ho una mente pensante e conosco questo mondo da tanti anni”.
“Ci sono state tante situazioni sotto gli occhi di tutti. Giovedì abbiamo una partita difficile contro il Torino e per non gettare benzina sul fuoco abbiamo preferito non commentare una partita allucinante, che non esula dalle nostre responsabilità. La vittoria contro il Bayern ci ha tolto tante energie e il calo della ripresa era preventivabile“.
“Noi dopodomani torneremo a fare conferenza stampa e parlare della gara di Torino. La decisione di protestare è mia, sono sceso io in campo. Sui nostri errori l’arbitro entra poco, ma non possiamo non registrare decisioni che a lungo andare ti condizionano. La società non ha imposto nulla“.
“Noi ci dobbiamo mettere la faccia sempre e comunque, siamo pagati per questo, non vogliamo dare alibi a nessuno. Non commentiamo la partita per non peggiorare la situazione. A me pesa molto il silenzio stampa perchè ho molto rispetto per il mondo dei giornalisti. Parleremo domani nello spogliatoio per risolvere i problemi e rivedere gli errori di squadra. Mi dispiace per la sconfitta perchè era estremamente importante prendere i 3 punti, è un campionato duro e cominciato male. Ora servirà mettere il 100% per recuperare il terreno perso. Con tranquillità e serenità risolveremo gli errori commessi“.