Lazio, giovani crescono: Christos Reda Oliver, per loro, superato il battesimo del fuoco…
Lazio, il battesimo del fuoco – La partita di ieri ha messo a “ferro e fuoco” la tempra, il coraggio e la forza di una squadra che aveva molto da perdere, al cospetto dell’Atalanta.
Eppure, il gruppo Lazio, ha dimostrato grande freddezza, bravura e capacità di ribaltare con saggezza ed efficacia l’iniziativa dell’avversario bergamasco.
Ma se la Lazio possiede diversi giocatori già navigati e con buona esperienza calcistica, ieri ha messo in campo anche giovani ed esordienti che non hanno battuto ciglio.
E proprio il raffronto con la trama de “il battesimo del fuoco”, romanzo di Andrzej Sapkowski, ben si addice a quello che questi ragazzi hanno affrontato e superato brillantemente ieri sera.
Andiamo a vedere chi sono i giocatori di cui parliamo:
Belahiane / X Official SSLazio
Lazio, il battesimo del fuoco – REDA BELAHYANE, 20 ANNI
Il franco marocchino, al suo battesimo da titolare, ha risposto con una ottima prestazione, che ha stupito in realtà anche i più ottimisti. Giocatore di qualità, seppur ventenne, ha dimostrato una ottima capacità di tenere il campo anche in fase difensiva. Ha spesso tenuto a bada il pericoloso attaccante orobico Lookman, eroe della Europa League vinta nella scorsa stagione. Sempre calmo e sul pezzo, ha dimostrato di tenere il campo anche dal punto di vista fisico, vista anche la sua non prepotente fisicità.
Lazio, il battesimo del fuoco – OLIVER PROVSTGAARD, 21 ANNI
Il “danesone” (alto 1,93) capitano della under 21 danese, non si è scomposto affatto, dovendo sostituire il claudicante Gigot al minuto 68. Mai in difficoltà, ha dimostrato anche in fase di appoggio di essere pienamente affidabile. Il suo esordio assoluto nella seria A ha lasciato una ottima impressione, dimostrando di poter essere utile anche in futuro al suo nuovo allenatore. Occorreranno certo altre verifiche, ma il suo “battesimo del fuoco” è stato ampiamente superato.
Cristos Mandas / foto profilo X ss lazio
CHRISTOS MANDAS, 23 ANNI
Il greco, in effetti, il suo battesimo di fuoco lo ha avuto l’anno scorso al derby, anche da lui, ampiamente superato. Ma la prestazione di ieri a Bergamo lo ha consacrato come un portiere di ottima prospettiva e di assoluta qualità. La sua freddezza in occasione dell’intervento risolutivo che vale un “gol” a tutti gli effetti, ne esalta la prestazione, soddisfacendo appieno tutto l’ambiente biancoceleste.
Insomma, ci si può assolutamente fidare di questi ragazzi che possono avere un grande futuro nella rosa di mister Baroni. Aspettiamo conferme, ma, come qualcuna ha già detto, chi ben comincia, è alla metà dell’opera…