Lazio, Baroni in conferenza stampa: “Creare identità forte di squadra”

by Roberto Mari
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Lazio, la conferenza stampa di Marco Baroni

Lazio: Conferenza stampa Marco Baroni – Si è da poco conclusa la conferenza stampa di mister Baroni alla vigilia del match contro il Venezia. Molti i temi toccati dall’allenatore biancoceleste che ha risposto alle domande dei giornalisti.

Come arriva la Lazio al primo match di campionato?

Arriviamo bene, abbiamo recuperato anche qualche giocatore. Purtroppo c’è stato il problema con Gila però la squadra sta bene, quindi siamo pronti. Il campionato è il solito: bellissimo, sempre difficile e dove noi dovremo essere all’altezza”.

Che sensazioni prova per il debutto?

“Il bello del mio lavoro è che mi alzo sempre emozionato. Cerco sempre grandi emozioni, quando fai qualcosa che ami hai sempre un po’ di emozione. In questo momento c’è una grande concentrazione e attenzione, oltre che emozione, di partire davanti ai nostri tifosi. Ci sono tutte queste sensazioni belle che si traducono in concentrazione sul lavoro”.

Baroni conferenza stampa

Baroni

Come sta la Lazio?

Noi siamo in crescita costante, non dobbiamo mai pensare di essere arrivati. Abbiamo cambiato qualcosina, quando ho parlato dell’obiettivo: creare un’identità forte di una squadra dove tutti lavorano insieme al gioco collettivo. Io voglio questo dai ragazzi. Ritorno su un concetto che mi piace quando parlo di emozione.”

“Una squadra che si spende, che da tutto per i tifosi e per se stessa. quando parlo di emozione parlo di questo. Questo non può mai mancare, all’interno di questo ci sono poi i miglioramenti che dovremo fare. Non mi piace molto parlare di tempistiche, il tempo è domani.”

La scelta su Dia?

” Io vivo ora, non guardo lontano ma mi aspetto già di vedere le cose su cui abbiamo lavorato Su Dia? La Lazio è stata alla ricerca bravi, lui è uno di questi, non ci dimentichiamo che quando abbiamo portato dentro Noslin c’era ancora Ciro. Non ci cambia molto ma la cosa importante è portare dentro giocatori. Dia ha dimostrato di esserlo, ha mobilità e a me questo piace”. 

Che partita si aspetta e come giocherà la sua squadra?

“Io credo di avere un centrocampo con giocatori con determinate caratteristiche. Sia Rovella, Cataldi ma anche Vecino possono giocare sia da mediani che da vertici bassi. A me non piace pensare a un centrocampo posizionale, è quello che cerco di portare alla squadra. Siccome ci sono due fasi, cerco di avere mobilità e interscambio di ruoli a seconda della necessità. Questa mobilità spesso si vedrà. Guendouzi ha molta mobilità, non mi piace che rimanga opzionato in una zona, lo stesso Dele-Bashiru. Castrovilli ha avuto un periodo di inserimento a livello fisico, ma si sta allenando sempre meglio. Abbiamo ragazzi interessanti che dovrò gestire.”

“Domani sono le gare dove le difficoltà ci saranno sicuro, noi dovremmo avere le componenti che ho detto prima: compattezza, spirito e agonismo. Nelle distanze si trovano le due fasi”.

Si aspetta altro dal mercato?

“I nomi guardo quelli che ho, poi è chiaro che con la società c’è un confronto diretto. Per ora siamo questi e andiamo avanti con questi”

Marco Baroni

Marco Baroni

Dove può arrivare la sua squadra?

Il vice capitano lo sceglierò io di gara in gara. Quando è stata messa la lente di ingrandimento sulla storia di Cataldi che a Southampton ha dato la fascia a Patric è perché Patric era vicecapitano in quella gara. Griglie? Le lascio fare agli altri, non ho mai fatti proclami, preferisco migliorarmi e migliorare chi è vicino a me. I conti si fanno alla fine. Rigorista? Scelgo di gara in gara anche questo, abbiamo diversi giocatori che possono calciare. Voglio valutare ancora, ci sono anche situazioni dei momenti”.

Cosa ha detto ai giocatori? Come ha preparato la gara?

Credo che nel mezzo alle qualità dei giocatori c’è dentro del lavoro. La rifinitura è una delle zone più importanti su cui stiamo lavorando. Quando parlo di verticalità, cerco di far vedere alla squadra la soluzione che ci sono dietro la linea difensiva e là dovremo andare molto dentro.”

” Dobbiamo assolutamente avere il palleggio, è una delle cose che cerchiamo di alimentare ma avere al contempo piccola profondità e su questo ci stiamo lavorando. Ci sono dei ragazzi che devono crescere, ma solo col lavoro possono farlo”.

Pensa che i suoi ragazzi abbiano assimilato i suoi dettami? E Castrovilli?

La squadra nei momenti di difficoltà non ha mai perso di identità, di compattezza: sono cose fondamentali. La squadra deve stare dentro la partita. Centrare la prestazione è determinante, che sia personale o di squadra. Gaetano ha grande qualità, ha visione, ultimo passaggio e può far gol. Sta lavorando forte e sono convinto che a breve sarà al 100%”.

Ha già in mente una formazione? Come vede il Venezia?

L’avversario che incontriamo ci metterà in difficoltà. Per quanto riguarda l’undici titolare ho un paio di dubbi, in virtù di valutazione che devo fare su chi è appena rientrato. Quella di domani è una gara dove dobbiamo gestire bene le risorse e anche nelle scelte iniziali valutare bene sarà importante”.

Sul fronte mercato si aspetta ancora qualcosa?

“Di mercato non parlo, domani giochiamo una partita. Io capisco queste situazioni ma io voglio stare dentro ciò che è fondamentale. Obiettivi? Di squadra ve li ho già detti: vogliamo migliorare il campionato dello scorso anno. Si lavora forte per migliorare, la squadra deve essere pronta in campo”.

Come ha agito la società?

La società ha delineato dei cambiamenti che sono stati fatti. Quando io non parlo di chi non c’è è perché io devo parlare dei miei giocatori. IO non chiedo tempo perché i giocatori non sono pronti: non abbiamo tempo, inutile girarci intorno. Domani ci sono in ballo tre punti: serve che da subito la squadra sia prestativa dal punto di vista mentale di azione. Queste componenti ti fanno superare o lavorare su quello su cui non sei pronto”.

Cosa ne pensa di Isaksen?

Giocatore forte, deve entrare in questa consapevolezza e caricarsi di questa responsabilità. Io sto cercando di aiutarlo e di liberargli la tetsa perché ha gamba e qualità. Deve alleggerirsi, io con i miei giocatori parlo di gioia e la gioia è andare in campo a testa alta a giocare contro l’avversario. Ha tanta qualità e sono convinto che la esprimerà”.

Alcuni mettono le romane indietro. Cosa ne pensa?

Questi pareri, di cui ho grande rispetto, detti da queste persone devono fare questo. Io devo portare la mia squadra più in là e questo mi può aiutare a rompere qualche pronostico”.

Quanto pesa per lei questa partita? E Tavares può giocare dall’inizio?

Sì, io e il mio staff sappiamo il peso di questa opportunità e daremo tutto ciò che abbiamo per fare bene. Per quanto riguarda Nuno è uno di quelli che devo valutare: Il ragazzo sta bene ma devo essere bravo io a gestirlo. Sicuro non ha i 90 minuti ma questo non sarebbe un problema”.

Dove è migliorata la Lazio dal suo arrivo?

Quando sono arrivato ho detto che ho trovato una squadra che aveva lavoro addosso e questo per me è stato un terreno molto fertile. Cerchiamo di mettere qualcosa dentro, perché questa cosa della mobilità, dell’aggressione alta, che stiamo cercando di inserire la squadra lo ha percepito e lo percepisce come un vantaggio. Dal punto di vista offensivo dobbiamo calciare di più ed essere più attivi sotto porta. Quando ho parlato di determinazione parlavo di questo”.

 

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