Lazio: i nuovi faticano ad entrare in scena

Lazio – Il mercato estivo è stata la fonte principale del ricambio generazionale, studiato e messo in atto dalla dirigenza biancoceleste, con l’obiettivo di abbassare sensibilmente il tetto ingaggi e dare inizio ad un nuovo ciclo guidato dalla sapiente guida tecnica di Marco Baroni.

Tanti i volti in entrata, molti di essi già ben oliati all’interno dei nuovi ingranaggi, con altri però che fanno fatica a farsi notare e dare sfogo alle proprie potenzialità. Chi sta rubando la scena è Nuno Tavares, terzino a tutta fascia ex Arsenal, arrivato in sordina dopo una stagione non entusiasmante vissuta tra le fila del Nottingham Forest ma già idolo della tifoseria biancoceleste.

I 5 assist nelle prime 5 gare di campionato sono record per le statistiche della Serie A e manna dal cielo per Dia e Castellanos, coppia da 10 gol in 8 gare disputate fin’ora. Chi fatica ad accendere i motori però sono le ali, con Noslin e Tchaouna in cerca della condizione migliore per poter stupire.

Lazio: Baroni attende l’esplosione della ‘next gen’

Foto Profilo X S.S. Lazio

Se Noslin è stata una richiesta espressa di Baroni, Tchaouna era il cruccio principale del direttore sportivo Fabiani, rapito dalle caratteristiche del calciatore che lo scorso anno ne hanno fatto una delle rivelazioni più dolci del campionato italiano.

A pubblicizzare l’ottimo acquisto fatto dalla Lazio è la voce autorevole di Walter Sabatini, che riguardo a Tchaouna non ha utilizzato mezzi termini per esaltarne le qualità: “Quando la Lazio lo ha preso ho chiamato Lotito e mi sono complimentato, Loum è fortissimo“.

Parole in cerca di fatti, così come per Noslin, su cui pesa l’ingente valore d’acquisto ritenuto adatto dalla società biancoceleste per portarlo a Roma. L’ex Verona è cresciuto sotto l’ombra del tecnico toscano, insieme hanno raggiunto la salvezza in terra scaligera ed insieme proveranno a scalare le gerarchie in casa Lazio.

La rete contro il Torino sembrava aver rotto il ghiaccio per la stagione dell’olandese, che non ha però trovato continuità contro Nizza ed Empoli, escluso dallo stesso Baroni. Per i due giovani c’è tutto il tempo di crescere e maturare all’ombra dei grandi, che per ora continuano a rubare la scena e guidare la Lazio verso le vette d’Italia e d’Europa.