La Lazio a un passo da Tudor, cosa c’è dietro la sua scelta
La Lazio e Tudor, filosofia di un matrimonio – Alla luce di quello che sembra concretizzarsi come l’avvento dell’era Tudor a partire dal dopo Frosinone, si possono fare delle riflessioni sul significato di tale scelta. Qui di seguito, vi proponiamo alcuni tasselli oggettivi, al fine di individuare il filo logico conseguente alle strategie decise dalla società. Cominciamo:
Tudor subito…
Questa scelta appare importante. Proprio nell’editoriale di ieri ponevamo un dubbio legato al ricorrente ritardo che manifesta la Lazio nello scegliere l’allenatore ma aggiungendo anche la frase “saremo felici di essere smentiti”. E così è stato. L’imminente arrivo del mister croato lo mette nella immediata condizione di conoscere i giocatori e le loro caratteristiche tecniche e comportamentali. Inoltre, cosa non da meno, gli consente di approcciare la loro eventuale duttilità di gioco, che potrebbe renderli utili nel nuovo scacchiere tattico da implementare a Formello. Ovviamente, i vantaggi si riverberano anche sulle scelte del mercato prossimo, che siano più razionali e consone alla futura impostazione della rosa della squadra.
Tudor, una personalità decisa
Questa caratteristica dell’allenatore, definita dal presidente in una intervista di ieri come legata alla filosofia del “bastone e la carota”, individua fortemente la scelta societaria. Tudor è uno che non guarda in faccia a nessuno, dai metodi spiccioli e spesso burberi. Sa di certo farsi amare ma può generare anche qualche incomprensione. Questa è una scelta importante, che la dice lunga su come la società ha reagito e intende gestire in futuro il rapporto con i giocatori, rei recentemente di atteggiamenti “non connessi”, diciamo così, con le decisioni tecniche impostate dallo staff.
L’intervista di Lotito
Quella di ieri alla Rai è una importante presa di posizione della società per comprendere il suo approccio al futuro immediato. “Sarri è stato un po’ tradito dai comportamenti di alcune persone. C’è qualcosa di strisciante all’interno del gruppo”.
Non è questione di omogeneità tattica
Le scelte sulla futura conduzione tecnica non sono affatto legate a questioni di omogeneità tattica, vista la diversa impostazione strategica di Tudor in rapporto a quella di Sarri. Da ciò, si deducono motivazioni di scelta legate più che altro ad un approccio comportamentale tra allenatore e giocatori.
In conclusione
E’ quindi chiara la direzione intrapresa dalla società. Le “azioni” dei giocatori sono in sensibile ribasso, anche nei confronti della tifoseria; l’impressione è che la dirigenza vuole che lo spogliatoio si trovi davanti a un bivio. O ti adegui oppure sei fuori dal progetto Lazio.
Ma tale strategia sarà coraggiosa e vincente oppure qualcuno può leggerla come “una strategia forte di un presidente debole”? Staremo a vedere già dalla prossima settimana, qualora le parti chiudano positivamente la trattativa.