Le parole del Presidente biancoceleste

S.S. LAZIO – SCUDETTO 2000 – LOTITO. A Roma, presso la Casina di Macchina Madama, non lontano dallo Stadio Olimpico, i Campioni d’Italia del 2000, la Lazio di oggi e tanti ospiti d’eccezione si sono ritrovati a cena per celebrare l’anniversario di quella storica vittoria. A margine delle celebrazioni, il Presidente Claudio Lotito è stato intercettato dai cronisti presenti e ha avuto modo di rilasciare alcune dichiarazioni.

“Non c’è futuro senza ricordare il passato. Dobbiamo custodire le esperienze pregresse e rivendicarle con orgoglio. Per lo scudetto e i risultati ottenuti, va dato grande merito a chi mi ha preceduto, sebbene in tempi diversi e con apporti economici diversi da parte delle proprietà. Oggi le cose sono cambiate, soprattutto a livello normativo. Bisogna costruire una casa su solide fondamenta, renderla libera e indipendente. Per salvaguardare il patrimonio storico-sportivo di questo club, ho fatto in modo che questa società non fallisse. La qualificazione in Champions?::. sarebbe il coronamento di una stagione e degli sforzi di tutti. Noi dobbiamo trasmettere alla squadra l’orgoglio dell’appartenenza, far capire loro che le loro azioni rappresentano i tifosi che soffrono e vivono con passione le vicende della propria squadra del cuore. Baroni? …Ha un contratto pluriennale. Mi sorprende che quando l’ho portato  si pensasse che saremmo dovuti retrocedere. Ecco perché dico che il calcio è per pochi, mentre il pallone è per tutti. In questi 21 anni di presidenza ho dimostrato che abbiamo realizzato qualcosa. Oggi la Lazio si trova in una condizione diversa: non guarda al passato, ma è proiettata al futuro. Sta costruendo un’Academy, ha ristrutturato il centro sportivo e farò in modo che tutti lo vedano. La nostra è un’organizzazione che lavora con il cuore, con il coinvolgimento emotivo dei tifosi e che sente la responsabilità di restituire l’amore”.