Il presidente del Napoli si esprime sul rapporto tra Stato e mondo del calcio
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non lancia mai messaggi banali, anzi. Personaggio particolare, non amato da tutti ma che non le manda certo a dire. Il suo pensiero è sempre autorevole, in virtù del fatto che il personaggio, indiscusso uomo di impresa che ha fatto la storia nel suo campo di azione, sta scrivendo anche la storia del Napoli calcio.
Tra l’altro, è stato scelto dalla Lega come membro della commissione di trattativa per i diritti televisivi per le sue capacità negoziali e di influenza “politica”; i suoi “messaggi” volti a tutto il “sistema calcio italiano” quindi sono importanti e “influenti”. Ascoltiamo le sue parole, raccolte in occasione della conferenza stampa di presentazione della seconda stagione della serie “Vita da Carlo”:
“Nel calcio si danno tante colpe a destra e a sinistra ma lo Stato dove sta? Non che il calcio abbia bisogno di assistenza, ma secondo me ha bisogno che lo Stato non eroda ciò di cui necessita un’industria. Un’industria deve avere alla base la libertà, cosa che lo Stato italiano non ha mai dato al calcio italiano” (fonte Tuttomercatoweb.com)