Berlusconi, Lotito: “Presi la Lazio ed entrai in politica perché me lo chiese lui”
Intervenuto al Tg5 il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha dato la sua testimonianza e il suo ricordo all’indomani della scomparsa di Silvio Berlusconi.
Ecco le sue parole:
“Silvio Berlusconi ha portato, in ogni settore in cui si è impegnato, una mentalità vincente, la voglia di raggiungere gli obiettivi con determinazione, con coraggio. Questo vale anche nel calcio. Penso al Milan, che non solo ha vinto tutto, ma intorno al quale ha creato un centro sportivo all’avanguardia, con un’organizzazione che ha fatto invidia nel mondo, portando risultati strepitosi.
Io ho preso la Lazio perché me lo chiese lui, preoccupato dalla situazione dell’ordine pubblico a Roma.
L’ho ascoltato perché per me rappresentava un punto di riferimento. Anche la mia attività politica nasce da una sua intuizione, perciò non posso che essergli profondamente grato.
Gli spagnoli fanno una differenza sostanziale tra ‘creador’ e ’emprendedor’, ecco Berlusconi era un creatore. Ho avuto l’onore di conoscerlo da tantissimi anni, la cosa che mi ha impressionato è che in ogni sua azione metteva passione, determinazione, coraggio, lungimiranza. Silvio Berlusconi era un uomo con una sensibilità e un tatto rari, capace di coinvolgere empaticamente e di entrare nel cuore di chi lo incontrava. L’ho sentito l’ultima volta giovedì e mi chiedeva notizie sul Molise, a dimostrazione di quanto si sia sempre sentito responsabile del suo ruolo nella società. Lascia un vuoto profondo in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ma anche in chi non lo ha mai incontrato”.