Lazio: per comprendere al meglio il Comandante bisogna leggere un buon libro
Per comprendere al meglio il Comandante, ogni tifoso della Lazio deve leggere un buon libro di Paulo Coelho. Un giorno, lo scrittore brasiliano chiese un foglio di carta ai ragazzi di una scuola, durante una lezione, dove scrisse in stampatello: “Chi desidera vedere l’arcobaleno deve imparare ad amare la pioggia”. Non so se Sarri abbia letto Coelho, comunque l’aforisma dello scrittore e blogger illustra chiaramente il momento suo e della nuova Lazio. Tanto di cappello al Comandante, al suo coraggio di correggere la sua rotta abituale. Lui, con quella faccia un po’ così, occhiale sulla fronte e cicca in bocca a sbianchettare il sarrismo, ritenendolo poco congeniale alla sua attuale ciurma.
Como, difatti, ha dato l’ultima spallata alle proprie convinzioni. Specchiandosi nell’ex allievo Fabregas lui sì che con Nico Paz, Da Cunha, Perrone, Valle, Rodriguez, può mettere in campo un sarrismo vincente. Restyling che comincia dal portiere: pochi appoggi ai difensori, lanci lunghi a saltare il centrocampo. Per questo meglio Provedel che ha il piede più educato di Mandas.
Foto Profilo X S.S. Lazio
Ai centrocampisti Mau raccomanda di non portare palla, verticalizzare subito e accompagnare i quattro di fascia che devono sgommare e provare il dribbling.
Convergere al centro. Contro il Verona, Rovella ha sveltito l’azione e indovinato imbucate geniali; Guendouzi è andato in gol. Belahyane, mezz’ala anziché play, non é per niente male: forse un’altra felice intuizione di un allenatore che nelle difficoltà sembra divertirsi a sperimentare nuove soluzioni.
A Reggio Emilia avremo la verifica del sarrismo riveduto e corretto. Che potrebbe rivelarsi la mina vagante del campionato.
Aspettiamo.
(Fonte: Paulo Coelho)