Il cuore del tifoso della Lazio non va mai in vacanza
Lazio: agosto sarà anche il mese delle vacanze, ma il cuore del tifoso laziale in vacanza non ci va mai. E non può andarci, soprattutto dopo aver assistito alla preoccupante prestazione di Como. Dalla partita sul lago ne usciamo assai ridimensionati ed adesso arriva un Verona apparentemente alla nostra portata. Nell’attesa del debutto serale all’Olimpico, vi riportiamo indietro di quasi mezzo secolo. Esattamente al 26 novembre del 1978.

SS Lazio Umberto Lenzini
E’ la nona giornata del campionato, la Lazio di Umberto Lenzini dopo la positiva rimonta nel campionato precedente, se la vede con un Verona di alta qualità.
Sono le 14:30 quando entrano in campo le due formazioni:
Cacciatori, Tassotti, Martini, Wilson, Manfredonia, Cordova, Garlaschelli, Lopez, Giordano, D’Amico e Badiani. A disposizione di Lovati, Fantini, Ammoniaci e Cantarutti.
Il Verona di Beppe Chiappella non è al massimo della condizione: mancano ben quattro titolari, Logozzo, Franzot, Calloni e Trevisanello. Saranno della contesa due ex romanisti e un futuro alfiere della Curva Nord.
Superchi, Spinozzi, Antoniazzi, Esposito, Gentile, Negrisolo, Guidolin, Mascetti, Musiello, Massimelli e Bergamaschi. In panchina Pozzani, D’Ottavio e Guidotti.
Il tifoso della Lazio non va mai in vacanza e ricorda il suo passato
Pioviggina, lo stadio è abbastanza vuoto e nell’aria c’è un buon profumo di castagne.
L’avvio è lento e sonnacchioso ma poi, abbastanza casualmente, arriva il gol del vantaggio delle Aquile. Cross di Tassotti, pallone verso Giordano che sembra sprofondare nell’erba dopo un ruvido contatto con Guidolin. Bruno ha fatto del suo meglio per enfatizzare il capitombolo: conosce il signor Lo Bello, sa bene che a uno come lui queste cadute solleticano l’insana voglia di assegnare un rigore assai dubbio.
Del tiro dagli 11 metri s’incarica lo stesso centravanti che lo trasforma in gol senza nessuna difficoltà: 1 a 0 per noi.
Il Verona sembra perdersi, Negrisolo e Mascetti appaiono molto nervosi e tentano una riscossa. Sugli spalti siamo abbastanza sconcertati, perché per noi tifosi il Verona é una squadra di terza fascia, da asfaltare senza troppi patemi. E invece. I veneti attaccano a tutto spiano e la Lazio, chiusa nella propria metà campo, difende unicamente il vantaggio senza quasi mai proiettarsi in attacco.
Garlaschelli, che se ne è stato sulle sue per tutto l’incontro, potrebbe rendersi protagonista. Gli arrivano due palloni invitanti ma non li sfrutta. Sarebbe stata una punizione eccessiva per il Verona. Il match finisce 1 a 0.
Si torna a casa bagnati ma felici, per una vittoria conquistata in una giornata di scarsa vena.
Francamente, dopo una settimana del genere, questa sera il tifoso laziale prenderà in considerazione un risultato soltanto. Avanti Lazio!
(Fonte: www.sslazio.org)


