La Lazio lima gli ultimi dettagli per il Flaminio e la Conferenza dei Servizi non parte
Lazio, stadio Flaminio – Si sa che in Italia le componenti burocratiche ostacolano il regolare corso delle cose, esattamente come sta avvenendo per lo stadio Flaminio. Dopo l’incontro di metà maggio tra la Lazio e il comune di Roma, si erano gettate le basi per l’inizio della Conferenza dei Servizi, che sarebbe dovuta partire i primi di giugno. Il ritardo è dovuto principalmente al fatto che la società biancoceleste non vuole incorrere in ulteriore ostacoli. Per questo motivo sta cercando di non trascurare alcun dettaglio e presentarsi poi con un progetto quasi perfetto.

Stadio Flaminio / foto ss Lazio museum
Come abbiamo riportato più volte, le problematiche sono diverse e di grande entità. La viabilità, i parcheggi, la mobilità, i trasporti pubblici ecc., sono aspetti che vanno ponderati bene senza trascurare alcun dettaglio. Non c’è quindi solo la struttura dello stadio Flaminio da riqualificare o la capienza da considerare, ma anche l’impatto ambientale in un quartiere che si appresta a vivere un cambiamento radicale. Ricordiamo anche l’aspetto storico dell’impianto che va salvaguardato come previsto inizialmente. Le diverse figure che contribuiscono alla definizione dell’opera, sono in continuo contatto proprio per non lasciare nulla al caso. Ecco perché si incorre in ritardi che a nostro avviso sono giustificabili.