Lazio Primavera, le parole di Sanderra sulla sua creatura
Lazio Primavera e Sanderra – Si chiama Stefano Sanderra ed è il mister della Primavera della Lazio che sta stupendo tutti gli addetti ai lavori. Da neo promossa, dopo un campionato di Primavera 2 vinto e una Supercoppa alzata dominando contro il Genoa nel capoluogo ligure, in pochi avrebbero pronosticato un campionato così straordinario.
Questa squadra, in ogni incontro, si dimostra grintosa e ecclettica, visto che il mister non disdegna di cambiare modulo in corsa, durante le partite. Per i difensori, passare dal giocare con i quattro dietro, all’esprimersi con i tre è una passeggiata di salute e questo evidentemente grazie al lavoro a tutto tondo del mister che sta convincendo tutti. Ricordiamo anche che questa squadra ha esordito nella Youth League con buoni risultati ed un bagaglio di esperienza che i ragazzi si porteranno dietro nel tempo.
Queste sono le parole dell’intervista a mister Sanderra, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.:
Ventisei gare giocate e 44 punti all’attivo: dopo la promozione in Primavera 1 si può esser soddisfatti di questo esordio.
“Un allenatore non deve mai essere soddisfatto, ma certamente abbiamo fatto bene, non solo per i punti ma anche per i miglioramenti che i miei ragazzi hanno avuto, sia individuali che collettivi”.
Cosa secondo Lei ha inciso su questa stagione, per renderla così produttiva?
“I ragazzi hanno fatto gruppo, e questo è un gruppo che ha un corpo e un’anima, e quindi sopperiscono a certe lacune con il carattere”
La sosta arriva al momento giusto o avrebbe preferito giocare?
“La sosta c’è, e quindi va affrontata sempre con il lavoro”.
Lazio, la Primavera di Sanderra – gli obiettivi
L’obiettivo di fine stagione, però, quale è?
“Intanto il primo obiettivo era quello di fare una buona stagione, adesso siamo addirittura in lotta per i playoff, e i ragazzi a questo punto ci credono. Quindi, perché non provarci?”.
Sempre antipatico fare nomi, ma nella sua rosa vede ragazzi già pronti per l’esordio in prima squadra o comunque per il salto in Serie C?
“Vedo ragazzi che devono ancora completare un ciclo, un ciclo che non è solo tecnico-tattico e fisico, ma anche umano. Devono ancora maturare e diventare più uomini, poi possono essere pronti per le categorie che meritano”.
A proposito di C, da anni la terza serie è una riserva di talenti in questo senso, e una categoria che Lei conosce bene: come sta vedendo il Latina?
“Sì, la Serie C la conosco bene, è una categoria molto difficile, soprattutto per gli allenatori. Il Latina comunque riesce sempre a dire la sua, è sempre protagonista di buonissimi campionati con tanti giovani in campo”.
In Serie B brilla il Catanzaro, fatica un po’ il Cosenza: che pensa delle due calabresi?
“Il Catanzaro ha un allenatore che fa giocare bene la squadra a calcio, e anche il Cosenza con Caserta mi piaceva, è un tecnico che predilige sempre il gioco: sono due allenatori che stimo moltissimo. Vedremo ora il nuovo corso”.
fonte tuttomercatoweb.com