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Verso Lazio – Verona: in quattro ancora out, le probabili formazioni

by Giovanni Montella
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Lazio, contro il Verona per la svolta: le probabili formazioni del match

Torna il weekend ed è già ora di campionato, di seconda giornata di Serie A: la Lazio, all’esordio tra le mura amiche dell’Olimpico, dovrà affrontare il Verona per riscattare la pessima figura offerta a Como, dove i padroni di casa si sono imposti per 2-0 con la rete di Douvikas e il gioiello su punizione di Nico Paz. La partita è in programma per domenica 31 agosto alle ore 20:45.

Qui Lazio: torna Rovella a centrocampo

Verona lazio Rovella

Foto @Laziolivetv

Saranno praticamente gli stessi di settimana scorsa gli uomini che Maurizio Sarri avrà a disposizione per il match dell’Olimpico: ancora a parte Vecino, che si sta trascinando da ormai un mese l’affaticamento accusato durante la preparazione svolta a Formello, mentre rientreranno dopo la sosta Isaksen, dopo la mononucleosi, Romagnoli, dopo la squalifica, e Patric. Ancora scelte obbligate in difesa, infatti davanti a Provedel ci saranno ancora Gila e Provstgaard; sulle fasce torna titolare Marusic a sinistra, confermato sull’altro versante Nuno Tavares. Parlando di ritorno dai titolari, si segnala quello di Nicolò Rovella, supportato dalle mezzali Guendouzi e Dele-Bashiru; per quanto riguarda quest’ultimo. occhio all’insidia Belahyane, in cerca di minutaggio. Tridente confermato in attacco, con Taty Castellanos che sarà affiancato da Cancellieri e dal capitano Zaccagni.

Qui Verona: tra conferme e scommesse

Lazio Hellas Verona tagliandi

Foto profilo X S.S. Lazio

Per il Verona di Zanetti, invece, quest’ultimo dovrà valutare se schierare sin da subito i nuovi acquisti Kotchap in difesa e Orban in attacco. In difesa confermatissimo Nelsson davanti a Montipò con Ebosse e Unai Nunez. Probabile l’utilizzo a destra, nella posizione di quinto, di Fallou Cham, con il ballottaggio Frese-Bradaric a sinistra; in mediana ci saranno Serdar, Bernede e Niasse. Davanti il tandem d’attacco sarà composto da Giovane e Sarr, con quest’ultimo in vantaggio su, appunto, Orban.

 

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