Documenti presentati, ma senza certificazione: la burocrazia continua a frenare il sogno Flaminio della Lazio

LAZIO – STADIO FLAMINIO – LOTITO – COMUNE DI ROMA. Prove di dialogo tra la Lazio e il Comune di Roma per il futuro del Flaminio, ma la strada resta tutta in salita. A raccontare gli ultimi sviluppi è stato il giornalista Alberto Abbate, intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, dopo un incontro avvenuto nel weekend tra il presidente Claudio Lotito e l’amministrazione capitolina.

“Va letta tra le righe sia la scappata al Campidoglio sia le ultime dichiarazioni dell’assessore Onorato”, ha spiegato Abbate. Secondo il giornalista, durante il summit sono stati effettivamente presentati alcuni documenti relativi al progetto sullo stadio, ma non sono ancora sufficienti per sbloccare il complesso iter burocratico.

Il nodo principale? La certificazione. “I documenti ci sono – ha sottolineato Abbate – ma manca la certificazione richiesta, che ha un costo, e senza quella non si può procedere. È la stessa modalità seguita anche dalla Roma Nuoto e non si possono creare corsie preferenziali per nessuno”.

Un messaggio chiaro anche per evitare ricorsi o strascichi legali, come già accaduto in passato: “La Roma Nuoto è già andata al TAR, quindi guai a sgarrare. Serve parità di trattamento, anche nei confronti della Lazio”, ha concluso Abbate