SS Lazio, pausa delle Nazionali, molti i convocati dei biancocelesti: tra cui Nicolò Rovella alla prima con gli Azzurri
SS Lazio- La Lazio sta convincendo molto con il suo gioco, ottenendo risultati positivi sia in Campionato che in Europa League, palcoscenici di un’evoluzione che sta attirando l’attenzione degli addetti ai lavori.
Mentre la Serie A è ferma per gli impegni delle nazionali, Baroni fa la conta degli assenti a Formello, tra i quali spiccano soprattutto i nomi di Nuno Tavares e Nicolò Rovella alla prima convocazione con Portogallo ed Italia. La chiamata del centrocampista era nell’aria già dalla scorsa sosta, frutto della crescita svolta dal numero 6, diventato fondamentale in mezzo al campo per i biancocelesti.
A forza di prestazioni importanti, come quelle ammirate nelle ultime due uscite contro Monza e Porto da subentrato, il C.T. Spalletti ha scansato i dubbi, regalando al regista la gioia della prima convocazione con l’Italia a soli 22 anni.
SS Lazio, Rovella: “Modric è sempre stato il mio idolo”
A tal proposito, dal raduno degli Azzurri a Coverciano, Nicolo Rovella è intervenuto ai microfoni di Rai Sport. Il centrocampista della Lazio ha parlato della sua prima convocazione, rivelando le sensazioni percepite grazie a questo nuovo percorso.
LE PAROLE DI ROVELLA: “Mister Spalletti è uno dei migliori allenatori italiani, essere chiamato da lui è motivo d’orgoglio e spero di ripagarlo in campo. Modric è sempre stato il mio idolo, ma mi piaceva molto anche Marchisio. Saper far tutto è importante nel calcio moderno, mi ritengo un giocatore di personalità pur avendo solo 22 anni. Devo però migliorare sotto l’aspetto fisico, ci sto lavorando tanto. Contro la Francia a Milano? A San Siro ci sono cresciuto, rappresenta tanto per me. I miei genitori abitavano a cinque minuti di distanza dallo stadio, dopo il debutto in Serie A andai a piedi dal ‘Meazza’ a casa loro”.