SS Lazio, vittoria che da una svolta alla stagione
SS Lazio- resta viva negli occhi la scintilla scaturita dalla grande prestazione dimostrata dalla Lazio al Maradona, sbancato grazie alla rete di Gustav Isaksen.
Il successo contro il Napoli ha distrutto il falso mito delle ‘riserve’ utilizzate da Antonio Conte in Coppa Italia, illudendo chi credeva che in campionato sarebbe stato diverso. I biancocelesti, galvanizzati dal passaggio del turno di giovedì, hanno smentito tutti.
Tirando le prime somme, a poche gare dal giro di boa, si arriva facilmente a capire come il club capitolino riesca ad imporre la propria forza in tutte le competizioni: Serie A, Europa League e Coppa Italia, evitando agli addetti ai lavori di dover parlare ancora di sorpresa.
SS Lazio, la forza di un gruppo e non più del singolo giocatore
La vittoria di ieri è frutto di una squadra unita e coesa che lavora per il bene collettivo, come in una grande famiglia, con a capo Marco Baroni che traghetta il gruppo e motiva ogni componente presente a Formello.
Nonostante il peso dell’assenza di Rovella a centrocampo, l’impiego di Dele-Bashiru non ha tradito gli equilibri. Il centrocampista nigeriano è riuscito ad emergere con personalità nella pressione di uno stadio che sa come incutere timore, dettando legge e tempi tra i più quotati Lobotka ed Anguissa.
Menzione speciale per Noslin. Dopo la tripletta show in Coppa Italia, l’attaccante olandese è salito in cattedra anche al Maradona, inventando la parabola diretta sui piedi di Isaksen per il gol della vittoria. Proprio l’asse vincente tra i due ha aggiornato i numeri di Baroni, all’ennesimo cambio azzeccatissimo a gara in corso.
Se l’anello debole di questa Lazio è l’assenza di fuoriclasse, la forza del gruppo colma il gap con le big, dando a mister Baroni il materiale di lavoro più genuino per rendere ogni partita una gioia da dedicare ai tifosi.