I soliti problemi che affliggono la Lazio da cui non si riesce a guarire

Eccoci di nuovo qui a commentare un’altra prestazione deludente dei biancocelesti dopo un buon momento in campionato. La Lazio, reduce da tre vittorie consecutive, Salernitana, Sampdoria e la capolista Napoli, aveva dato segnali davvero incoraggianti anche dal punto di vista della continuità.

Un mini ciclo che ha permesso agli uomini di mister Sarri di attestarsi al terzo posto in classifica dando a tutti l’impressione che nella corsa alla Champions si doveva fare i conti anche con la prima squadra della capitale. L’occasione di ieri sera in Conference League doveva essere quella di confermare i progressi fatti nell’ultimo periodo mettendo in archivio sin dalla gara di andata la qualificazione ai quarti di finale della competizione europea.

Blackout

Ieri sera, al cospetto di una formazione sicuramente alla portata, la Lazio è di nuovo piombata nel limbo che oramai la affligge da tempo. Dopo una mezz’ora in cui l’avversario olandese era letteralmente in balia di Luis Alberto e compagni, che ha visto i biancocelesti andare meritatamente in vantaggio sfiorando il raddoppio in altre occasioni, la Lazio si è spenta di nuovo improvvisamente come altre volte era accaduto in questa stagione.

L’AZ Alkmaar sembrava sul punto di crollare da un momento all’altro sotto la pressione biancoceleste ma l’atteggiamento dei ragazzi guidati da Sarri è cambiato in un attimo dando fiducia all’avversario di turno che giocando in maniera ordinata e senza più grossi affanni ha cominciato ad affacciarsi dalle parti di Maximiano.

Nel calcio ci sono alcune situazioni che bisogna saper leggere attentamente per poi reagire immediatamente prima che venga il peggio. Sono segnali che nel corso di una gara, se percepiti in tempo, fanno la differenza tra perdere o vincere una partita. 

Il portiere portoghese è stato protagonista di una grande parata su una delle rare incursioni degli olandesi nella parte finale della prima frazione di gioco ed era esattamente quello il segnale che doveva scuotere la Lazio che invece, continuando col suo giro palla sterile senza affondare per mettere al sicuro il risultato, ha subito il gol del pareggio proprio allo scadere del primo tempo.

Nella ripresa il copione non cambia, qualche occasione frutto più di iniziative individuali che di squadra con alcuni calciatori scollegati mentalmente dal match che hanno contribuito a dare coraggio e fiducia agli sfidanti.

Una qualificazione ancora alla portata della Lazio che dovrà dar fondo a tutte le energie rimaste per proseguire nel cammino di una competizione ampiamente abbordabile. Una partita da vincere a tutti i costi prima di affrontare il derby della capitale.

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