S.S. Lazio, Women: c’era una volta nei quartieri di Roma una ragazza

Fiaba in biancoceleste

by Valentino Valentino
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Lazio: c’era una volta, a Roma, una ragazza che inseguiva un sogno

C’era una volta, nei quartieri accesi di Roma, una bambina con il cuore che sapeva già di Lazio. I suoi occhi inseguivano un pallone e i sogni, con il cuore, correvano più forte di ogni ostacolo.

Quella bambina, col passar del tempo, è diventata Noemi Visentin, detta “Cobra”. “Cobra” per la rapidità, l’intuito letale e quella animalesca freddezza che affonda il morso nei momenti decisivi.

Noemi nasce il 5 maggio 2000 a Roma. Cresce giocando con i maschi nei vivai giovanili, temprando forza, agilità e carattere. Ogni dribbling, ogni corsa, ogni tiro sono semi piantati nella terra fertile della determinazione.

Quando approda alla Lazio CF, appena adolescente, comincia il suo cammino ufficiale. Poi arrivano quattro stagioni alla Roma Calcio Femminile: lì matura, segna e diventa un nome che comincia a far tremare le difese. Quando torna alla Lazio Women nel 2019, lo fa con una promessa: riportare la sua squadra dove merita, in Serie A. E quella promessa si trasforma in verità con la promozione nella stagione 2020-21.

Lazio: c’era una volta una ragazza con la velocità del Cobra

Le favole hanno i loro animali magici, i loro guardiani, i loro simboli. Per Noemi, il simbolo è il veleno sottile del cobra: quando attacca, non perdona.

Come un rettile Noemi non solo attacca, ma colpisce quando il cuore della partita batte più forte. Non rimane in attesa, ma morde.  Porta via il respiro alle avversarie, incendia con le sue reti il pubblico biancoceleste.

Quando la Lazio è risalita nella massima categoria, la favola non si è fermata: è diventata epica.

domenica campionatoVisentin ha fatto la differenza: non più solo speranza, non più solo elemento emergente, ma protagonista assoluto. Noemi, oggi, è titolare, è valore aggiunto: non solo nella costruzione del gioco o nelle azioni, ma nel morale della squadra, nel credere che la Lazio possa contendere con le grandi.

Nella stagione passata (2024-25), ha segnato 5 gol in 15 partite, conquistando fiducia e riconoscimenti. Il suo nome è “attenzionato anche all’estero”, e le sue prestazioni sono diventate un simbolo della crescita della team di Grassadonia nella Serie A femminile.

In campo. Non la si sente urlare, la si percepisce nella corsa, nella determinazione, negli occhi che non vacillano. Lei è la classica carta da giocare quando la partita si fa dura o non si sblocca.

Ogni volta che entra in campo riesce quasi sempre a metterci il suo zampino: un assist, un pallone velenoso calciato nel cuore dell’area avversaria, e magari anche un gol. Ma soprattutto Visentin porta attenzione e scompiglio tra le maglie delle difese avversarie e, cosa più importante, porta sulla pelle l’eredità di chi è sempre stata un leader per questi colori e per questa maglia.

(Fonte: Danilo Billi – blogger)

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